Ancora novità sul giallo più cupo dell’Italia! Incongruenze si trovano anche sulla testimonianza di Alfredo Ranelli, titolare del chiosco di Colle San Marco che aveva detto di aver visto il 18 aprile Melania Rea sul pianoro ascolano insieme al marito Salvatore Parolisi ed ovviamente alla piccola Vittoria. Ranelli era, come è noto l’unico testimone. Sembra però che gli orari citati dal Ranelli non sarebbero dimostrabili inoltre non è mai stato in grado di sostenere con certezza che la donna intravista da lontano fosse veramente Melania. C’è poi un ulteriore incongruenza che certamente non favorisce Parolisi, l’aspetto legato al cane molecolare che ha fiutato tracce della vittima a Colle San Marco, il cronista de Il Centro,oggi scrive. “«L’animale ha fiutato le tracce di Melania Rea», si legge a pagina 53 della memoria che Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, i legali del caporal maggiore Parolisi in carcere da luglio, hanno presentato al tribunale del Riesame dell’Aquila, «indugiando in prossimità del monumento ai Martiri della Resistenza e addendrandosi per un sentiero impervio». ” Infatti i pm della procura teramana, a tal riguardo ascoltano un nuovo consulente, un addestratore di cani che sostiene che il cane molecolare sia in grado sino a 12 giorni di percepire il passaggio di una traccia. Ecco quindi che si percepisce un qualcosa: Melania al pianoro, per stessa ammissione di Parolisi era stata al Pianoro 10 giorni prima della morte.