La salvia è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, molto facile da coltivare e utilizzata in tutto il mondo per il suo aroma caratteristico.
Quando e come seminare
La moltiplicazione di questa pianta può essere effettuata tramite la tecnica della talea o della semina. La prima viene fatta verso marzo-aprile o tra giugno-luglio. Si prelevano degli apici vegetativi lunghi 10 cm da piante di 2 o 3 anni e si interrano, dopo aver ricoperto la parte di stelo vicino al taglio con della polvere rizogena. Il vaso con gli steli piantati va ricoperto con un sacchetto di plastica per mantenere l’umidità e la temperatura costante, fino a che non si vedranno i primi germogli che confermeranno l’avvenuta radicazione.
La semina, invece, va fatta a inizio primavera. I semi della salvia hanno una bassa germinalità quindi mettetene una buona manciata nel vostro semenzaio, poi bagnatelo e copritelo per mantenere la temperatura costante. Ricordatevi di eliminare giornalmente la condensa dal telo che utilizzate per coprire il semenzaio.
Terreno
Evitate terreni acidi e cretosi. Per la salvia il terreno ideale è calcareo o sabbioso in modo da permettere una buona circolazione d’aria e il drenaggio dell’acqua, ed ha un pH neutro.
La migliore concimazione è quella azotata che facilità lo sviluppo della parte verde della pianta.
Fioritura
La Salvia fiorisce durante primavera ed estate, mentre i semi maturano da agosto a settembre.
Esposizione al sole
Questa pianta aromatica è sia termofila che eliofila ovvero ama sia il caldo che il sole. Può essere coltivata sia in vaso che in terra in zone dove l’inverno non è troppo rigido.
Innaffiatura
Sopporta bene la siccità ma attenzione ai ristagni d’acqua che sono la causa principale di morte di questa pianta.
Raccolta
Le foglie della salvia posso essere raccolte in tutti i periodi dell’anno.
Caratteristiche generali
Le proprietà della salvia erano note già al tempo degli egiziani che le utilizzavano sia come condimento che come medicina.
Le foglie possono essere utilizzate sia fresche che secche dal momento che con l’essiccazione non perdono le loro proprietà aromatiche.
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