La salvia officinalis: la pianta della salute
Il genere salvia comprende circa cinquecento specie, fra erbacee abustive o semiarbustive, tipiche delle regioni temperato-calde di tutto il globo terrestre. Indubbiamente la specie più diffusa è la salvia officinalis, quella che si usa in cucina per aromatizzare le vivande, ma non bisogna dimenticare le specie di carattere decorativo a cominciare dalla comunissima salvia splendens. Il nome scientifico della salvia officinalis ha origine dall'aggettivo latino salvus, sano, salvo, ad indicare le proprietà curative di questa specie di salvia. La salvia officinalis, non sopporta i rigori invernali e quindi, soprattutto nell'Italia settentrionale, viene coltivata soprattutto in vaso per poterla proteggere durante la cattiva stagione. In ogni caso è sempre bene sistemare queste piante a ridosso di un muro, meglio se esposto a Est o a Sud.
La salvia officinalis: coltivazione
La salvia officinalis è una pianta arbustiva che può essere coltivata anche in piena terra. Il terriccio ideale per coltivare la salvia officinalis deve essere un pò sabbioso, molto permeabile, visto che la pianta non sopporta una costante umidità. Il terreno va arricchito per ottenere una buona resa della pianta con del fertilizzante. La propagazione si effettua per seme, in primavera, oppure per talea in aprile o in agosto. I nemici della salvia officinalis sono la muffa e la macchia nera conseguenti ad eccessi di annaffiature e a cattiva qualità del terreno. La salvia officinalis può ammalarsi anche di mal bianco. Nel nostro paese la salvia officinalis si può trovare anche allo stato puro. Le foglie della salvia officinalis sono foglie molto feltrose al tocco, hanno un colore che varia dal verde al grigio. Sono le foglie della salvia officinalis ad emanare il caratteristico odore.
Dalla salvia officinalis a quella sclarea
La salvia officinalis è tra le piante di salvia quella più conosciuta ma la grande famiglia della salvia contiene tante specie. Tra le molte salvie ricordiamo: la salvia azurea caratteristica del Nord America è una pianta perenne dai fiori azzurro cielo. La salvia farinacea ha delle spighe fiorifere color lavanda, dalle foglie aromatiche, è originaria del Texas. La salvia sclarea è una pianta biennale, meglio nota come erba moscardella, fiorisce con fiori blu o bianchi. La salvia splendens è una pianta annuale dalle infiorescenze rosso vivo. E' molto coltivata per la decorazione di giardini e balconi ed è di origine brasiliana. La salvia virgata, invece. è una pianta perenne dalle infiorescenze ricche di colore blu vivo. E' spontanea lungo le coste dell'Europa meridionale. Sul territorio italiano è piuttosto rara si trova solo in Sicilia.
Salvia officinalis: La salvia officinalis: usi
Dalla distillazione di alcune salvie si ottiene l'ambra grigia un olio che entra nella formula di alcuni profumi e serve ad aromatizzare particolari vini e bevande. La salvia officinalis trova largo uso in cucina sin dai tempi più lontani. Spesso la salvia officinalis viene impiegata per aromatizzare le carni o per accompagnare con il burro alcuni primi piatti. Gli antichi romani già decantavano le virtù terapeutiche della salvia officinalis. La salvia officinalis ha proprietà antisettiche, calmanti e digestive. Nel campo della cosmetica la salvia officinalis viene considerata come un fissatore. Note sono anche le proprietà sbiancanti della salvia officinalis. Masticare le foglie dono benefici non solo ai denti ma anche alle gengive se arrossate. I fiori di salvia officinalis risultano molto belli da guardare nei campi e nei giardini ma anche sul balcone di casa.