Nei laboratori di vivisezione italiani vengono utilizzati e uccisi più di 4000 cani ogni anno. In tutta Europa i cani vittime di questi esperimenti sono almeno 22.000! Da dove arrivano tutte queste cavie da esperimento? Gli animali arrivano nei laboratori grazie a ditte specializzate nella loro produzione, vere e proprie fabbriche per le quali questi splendidi esseri viventi sono solamente oggetti da cui trarre il massimo profitto. Si tratta di allevamenti autorizzati dal governo a farli riprodurre e spedirli verso un triste destino. Uno di questi è Green Hill, situato a Montichiari (BS), l’unico che alleva cani da laboratorio in Italia e uno dei più grandi in Europa.
Già 2.500 beagle, tra riproduttori e cuccioli, sono rinchiusi in gabbia dentro a cinque capannoni chiusi, senza finestre, senza spazi all’aperto e senza aria o luce naturali. Questo è l’allevamento Green Hill.
Questi animali nella loro vita vedranno solamente gabbie e tavoli operatori, nient’altro. Verranno considerati come numeri e mai come individui, ognuno con le proprie peculiarità e le propria capacità di provare emozioni, paura e dolore.
Come se non bastasse Green Hill ha in cantiere un progetto di espansione che con la costruzione di altri capannoni porterebbe a ben 5.000 i cani presenti dentro l’allevamento e incrementerebbe il loro utilizzo nei laboratori, facendo diventare Montichiari il fulcro della vivisezione canina in tutta Europa.
Numeri che possono sembrare incredibili e che devono far capire l’enormità del problema vivisezione, una macchina che macina vite giorno dopo giorno nei centri di ricerca privati, universitari e militari.
Uno di questi laboratori che si rifornisce da Green Hill è il famigerato Huntingdon Life Sciences, con due sedi in Inghilterra e una negli Stati Uniti, il più grande centro di tossicologia in Europa, l’unico a cui siano mai state tolte temporaneamente le licenze per comprovate sevizie verso gli animali. Filmati ripresi di nascosto nel 1996 da una giornalista di Channel 4 hanno documentato cuccioli di beagle presi a pugni sul muso, lanciati contro i muri, fatti morire nelle gabbie, sezionati a cuore battente. Una recente investigazione del 2008, ben dodici anni dopo, ha trovato le stesse condizioni e gli stessi metodi di lavoro. Questa è la vivisezione!!!
FAI ANCHE TU LA TUA PARTE, VIA SU www.fermaregreenhill.net E FAI CONOSCERE A TUTTI I TUOI AMICI QUESTA LAGER PER CANI.
Tratto da http://www.direttanews.it/?p=4683 (articolo scritto da Ciamburro)