Roberto Samaden, ha raccontato le sue sensazioni sulla vittora della Viareggio Cup ai microfoni di Radio Sportiva, parlando soprattutto del futuro di Federico Bonazzoli, vero e proprio trascinatore dei ragazzi di Vecchi:
“Bonazzoli è un simbolo del nostro lavoro, è entrato da noi da bambino, nella categoria Pulcini. La cessione alla Sampdoria? Il problema della valorizzazione dei giocatori è uno dei più grossi. L´uscita dai settori giovanili è complicata, il diritto di ricompra può essere una delle soluzioni finchè non si aprirà alle seconde squadre: fino ad allora bisogna ingegnarsi, e il diritto di ricompra può essere un´alternativa”.
“Sacchi? Lo conosco bene, lo ammiro e rispetto, è un´icona, e credo non abbia espresso quello che voleva dire, ci sono tanti ragazzi di colore ma che 6,8, 10 anni erano già nel nostro paese e giocavano qui. Da responsabile delle Nazionali giovanili della Federcalcio ha attinto a piene mani da noi: l´intera difesa vicempione d´Europa U21 era dell´Inter, che Arrigo ha sempre portato ad esempio come miglior vivaio d´Italia. Non credo ad uno sfondo razzista, lui è sempre stato avanti. Noi sui 265 tesserati abbiamo 15 giocatori provenienti da federazioni straniere, che sono il completamento di un lavoro di scouting di cui andiamo fieri. Ieri avevamo 5 giocatori con noi dai Pulcini, non ci vergogniamo di acquisti come Puscas o Radu, anzi né siamo orgogliosi, problemi dei settori giovanili non si risolvono guardando la punta dell´iceberg Primavera ma dalla base, come in Germania. La Primavera andrebbe rivalutata e rivista in assenza di seconde squadre: ad esempio per me non dovrebbero esserci i ´95, ma dove vanno?”