E’ difficile voler tanto una cosa e allo stesso tempo averne paura. Samantha Cristoforetti
Selezionata tra 8413 domande giunte da tutti i paesi dell’Unione Europea, Samantha Cristoforetti, Capitano dell’Aeronautica Militare e Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stata intervistata domenica sera a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, Rai3.
Era il 2012 quando Samantha viene assegnata ad una missione Internazionale per una missione di lunga durata (6 mesi) a bordo della Stazione Spaziale dopo aver concluso l’addestramento basico di tre anni. E’ stato “il momento di maggiore gioia per me da tre anni prima, quando ero stata selezionata come astronauta” confessa Samantha ricordando quell’evento.
La sua partenza dalla base di Bajkonour per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale avverrà il 23 novembre 2014 alle ore 21.59 italiane.
Samantha partirà domani per la Russia, per il suo addestramento pre-lancio. In questo momento “sono molto serena, devo dire, anche molto concentrata perché c’è ancora molto da fare.” continua l’astronauta italiana. “Sono anche molto consapevole che tra sette settimane sarà un caleidoscopio di esperienze, di immagini, di emozioni di sensazioni fisiche: un lancio nello spazio è tanto compresso in poco tempo. Ti siedi in questa capsula, ad un certo punto si accendono i motori, hai la spinta che è praticamente quattro volte il tuo peso che ti preme sopra il petto nel momento in cui i motori funzionano e, dopo un paio di minuti, si spegne il primo stadio e quasi hai la sensazione che si siano spenti completamente i motori, perché perdi più o meno quattro quinti della spinta, però stai continuando ad andare avanti. E poi questo succede di nuovo perché si riaccendono i successivi stadi finché dopo appena nove minuti sei in orbita.”
E pensare che tutto è iniziato guardando le stelle… “Sono cresciuta in un paesino di montagna dove c’era poco inquinamento luminoso, quindi il cielo stellato era una presenza forte. Da bambina lo guardavo e avevo una sensazione di sgomento di fronte al senso di infinito, non sai dove finisca e non riesci a concepirlo. Un po’ però affascina”.
Samantha passerà sei mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per compiere numerosi esperimenti scientifici.“E’ un bel periodo di tempo” racconta la prima donna italiana e anche la prima donna europea a volare nello spazio e a viverci. “In sei mesi hai il tempo di trasformarti in un essere umano spaziale, di fare l’adattamento, di imparare delle cose. Un paio di mesi ci vogliono, ti abitui e poi ci sono quattro mesi in cui sei un abitante di questo avamposto dell’umanità nello spazio”.
Samantha saluta il pubblico italiano in un modo elegante, diretto, sensibile e caloroso.“E’ una grande emozione, non vedo l’ora di partire e, soprattutto, spero di portarmi dietro tutti voi, tutte le italiane, gli italiani. Se ho l’opportunità di partire è grazie all’Italia, del grande impegno dell’Italia e quindi spero che vogliate venire tutti con noi. Abbiamo un sito, si chiama Avamposto42, in cui cercherò di condividere il più possibile ogni secondo di questa avventura. Spero di portarvi tutti con me”.
Link: