L’allenatore della Sampdoria, Sinisa Mihajlovic, ospite negli studi del Tiki Taka, su Italia 1, parla della sua carriera di allenatore, dalle proprie origine in Jugoslavia, e soprattutto si sofferma su quello che ha vissuto ai tempi delle guerre nel proprio paese:
“Ognuno deve cercare di migliorarsi. Faccio questo lavoro da 6-7 anni e cerco di aggiornarmi quando ho tempo libero o non lavoro. Ad esempio quando ero ct della Serbia avevo molto tempo libero e viaggiavo e mi informavo. Quando passi due guerre come quelle che ho passato io in Jugoslavia pensi che non ci sia niente di peggio, hai visto la morte negli occhi e tutto ciò che ti succede non è niente al confronto. Anche questo mi ha aiutato per crescere“.
Sugli arbitri:
“Sono uno dei pochi che non commenta le decisioni. I nostri arbitri sono tra i migliori. L’espulsione ricevuta? Credo l’abbiano fatto non per quello che ho detto ma per il modo in cui l’ho detto. Se mi dovessero squalificare la prossima volta che avrò lo stesso arbitro io mi squalifico da solo“.