Un Napoli vestito con gli abiti dei fasti della Serie C, si sveste delle polemiche generate dall’uscita prematura dalla Coppa Italia ed espugna il Marassi blucerchiato. Il 3-1 ai danni della Sampdoria ha il sapore della rivincita e la conferma di una cavalcata che la squadra di Sarri vuole fortemente proseguire.
La partita si mette subito bene per il Calcio Napoli: dopo 8 giri di lancette, Barreto serve rovinosamente Gonzalo Higuain, che si invola verso la porta di Viviano e lo fulmina con un destro incrociato imparabile. Il gol del vantaggio fa spiccare il volo agli azzurri (rosso-azzurri quest’oggi), con il trio Hamsik-Jorginho-Allan libero di dettare i tempi di gioco. La Sampdoria non c’è e a Montella non bastano le giocate sporadiche del solito Cassano, ispiratore delle manovre offensive, non coadiuvato dai compagni di squadra.
Al 18’ arriva la svolta del match, ancora firmata da un erroraccio di Barreto: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Albiol prova il sombrero sul centrocampista doriano, che lo stende ingenuamente sotto gli occhi impietosi di Orsato. Sul dischetto non ci va il Pipita, né Hamsik, bensì Insigne: la sua conclusione viene solo sfiorata da Viviano, per la felicità del talento di Frattamaggiore.
Dopo il 2-0 della truppa di Sarri, la Sampdoria prova una timida reazione che si concretizza con un paio di azioni pericolose, portate avanti con un pizzico di confusione e di scomposta organizzazione. Ma a pochi secondi dalla fine di un primo tempo dominato dal Napoli, i padroni di casa accorciano le distanze con una bella rete di Correa, abile a sfruttare un velo di Eder e a freddare l’immobile Reina.
Il gol arrivato poco prima del duplice fischio fa tornare la fiducia tra le file dei blucerchiati, così al ritorno in campo la trama del match cambia, con i padroni di casa che spingono forte per acciuffare il pareggio. Pareggio che però non arriva, grazie alla capacità del Napoli di tenere testa alle offensive di Cassano e soci, e alla determinazione di solidificare la vetta. L’espulsione di Cassani al 58’, per un doppio giallo ingenuo, facilita la vita al Napoli: dopo appena 60 secondi Hamsik si inventa uno slalom gigante nell’area blucerchiata, e beffa Viviano con un tocco di punto in stile futsal.
Ma la Samp non ci sta e prova con la forza della disperazione a recuperare il 3-1. E ci riesce, sfruttando un’insicurezza di Reina, quando la bestia nera Eder salta più alto di tutti su un calcio d’angolo battuto da Carbonero al 73’. La partita allora si fa nervosa, con capovolgimenti di fronte continui. Appena entrato al posto di Insigne, Mertens imita Hamsik andando a umiliare in dribbling Carbonero, e calciando in maniera vincente verso la porta della Samp per il 4-2 finale degli azzurri. Il Napoli continua il suo volo verso il Paradiso, con il sorriso smagliante generato dal pareggio dell’Inter con il Carpi.
SAMPDORIA (4-2-3-1): Viviano; Cassani, Moisander, Zukanovic, Regini; Fernando, Barreto (dal 54′ Alvarez); Carbonero, Correa (dall’ 81′ Ivan), Eder; Cassano (dal 65′ Dodò). All. Montella
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam (dal 70′ Strinic); Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon (dall’ 84′ El Kaddouri), Higuain, Insigne (dal 75′ Mertens). All. Sarri.
Marcatori: 9′ Higuain (N), 18′ Insigne (N), 45′ Correa (S), 60′ Hamsik (N), 73′ Eder (S), 79′ Mertens (N)
Ammoniti: Jorginho (N), Cassani (S), Fernando (S)
Espulsi: Cassani (S)