Samurai champloo

questa è una di quelle serie anime che risultano indimenticabili e alle quali ci si affeziona profondamente. merito certamente del terzetto che ne è protagonista: la quindicenne Fuu, il samurai Jin e il fuorilegge Mugen. meno assortiti di così non potrebbero sembrare, ma finiscono per andare d'accordo a meraviglia. Fuu convince i due, indirettamente responsabili della distruzione del locale in cui lavora come cameriera, ad accompagnarla nella ricerca di un fantomatico samurai che profuma di girasole. lungo la strada, che è molto lunga e percorsa a piedi, dato che la storia è ambientata nel periodo Edo, gliene capiteranno di tutti i colori, ma i nostri eroi arriveranno (quasi) indenni alla fine del loro percorso. tra Jin e Mugen non saprei dire chi è più figo perchè i due sono apparentemente all'opposto; Jin è tanto imperturbabile da risultare glaciale, tranne che quando combatte, mentre Mugen è sempre su di giri, ma non è certo un combattente da meno. a parte la qualità dell'animazione che è ottima, ciò che è apprezzabile oltre alla simpatia dei personaggi e alla trama avvincente è certamente il gusto per l'anacronismo e l'ironia che costellano questa serie. per esempio, la musica hip-hop si alterna a quella dello shamisen, una puntata è dedicata a un gruppo di graffittari e in un'altra incontriamo l'artista di Ukiyo-e che avrebbe ispirato Van Gogh. non si corre dunque il rischio di annoiarsi!