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San Giovanni, in Croce il governo Monti nell’incontro con Salini e Silla

Creato il 31 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Nonostante lo scarso fascino che riscuote in questo momento la politica, un pubblico numeroso e qualificato, ieri sera al teatro Cecilia Gallerani di San Giovanni in Croce, ha seguito il dibattito sul riordino delle Province organizzato da Visioni Contemporanee e Democratici nel Mondo e che ha visto come relatori il presidente della provincia, Massimiliano Salini, San Giovanni, in Croce il governo Monti nell’incontro con Salini e Sillaed il sindaco di Casalmaggiore, Claudio Silla. Introdotti dal giornalista Marco Bazzani, Salini e Silla sono partiti parlando del nuovo riassetto prefigurato per la nostra provincia che, stando ai parametri considerati (popolazione e superficie del territorio) e alla luce delle indiscrezioni che stanno in circolando in questi giorni (il decreto sarà reso noto a breve) verrebbe accorpata a quella di Mantova e di Lodi. Anche se Salini e Silla non sono poi così convinti che questo sarà l’assetto definitivo. “Lodi potrebbe non venire con noi”. Andrà con Pavia?
Salini ha poi criticato la scelta di Monti di iniziare a tagliare i costi dello Stato – in ottemperanza alla legge sulla spending review – proprio dalle province, sostenendo che il risparmio derivante dalla loro abolizione non sarebbe poi granché. Precisando, però, che l’Italia “sopravviverebbe anche senza le province, purché alla decisione del loro riordino faccia da contraltare una valida alternativa in termini di garanzia di servizi per cittadini e territori”. Ma ciò che preoccupa maggiormente sia Salini che Silla è la futura ripartizione delle competenze ora in capo alle province: “Il governo tecnico ha dato solo una opaca indicazione di massima”. I due relatori hanno poi stigmatizzato la scelta secondo la quale – sempre stando alla bozza di decreto – le province diventerebbero enti di secondo livello: ossia i propri amministratori verrebbero eletti da quelli uscenti. E ancora Salini: “Io sono stato eletto a suffragio universale, direttamente dal popolo e mi vedo costretto probabilmente – a metà dell’anno venturo – a farmi da parte per far posto ad un commissario mandato da Roma che dovrà garantire la fase di transizione”. Salini e Silla non hanno mancato di lanciare altre stoccate al governo Monti, “che a Roma i partiti appoggiano mentre a livello locale viene criticato”. “I suoi tagli non ci permettono di andare avanti”, dicono infatti. Di ieri la notizia data da Salini di un taglio di 4 milioni di euro nei trasferimenti Stato-provincia di Cremona. Ma i due amministratori ne hanno avute anche per la Politica “con la P maiuscola”, che, “vedi la questione delle province, e prima ancora vedi la nascita di un governo tecnico, non democraticamente eletto, ha mostrato tutta la sua debolezza”. Numerosi alla fine delle conferenza gli interventi dal pubblico – presenti tra gli altri alcuni sindaci del Casalasco e rappresentanti del Mantovano – che con riflessioni e domande agli ospiti sul palco ha mostrato grande interesse per una vicenda delicata e di grande attualità che tocca da vicino la nostra comunità.
La prossima conferenza in programma a San Giovanni in Croce, sempre alle 21 al Gallerani, si terrà il 9 novembre. Ospiti Antonio Piva (Libera) e Alessio Piccarelli (Autorità di bacino del Po). Tema della serata: “AAA La terra dei fiumi. Agricoltura/alimentazione/acqua”.


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