“Ich gehe mit meiner Laterne und meine Laterne mit mir. Dort oben leuchten die Sterne und unten leuchten wir!“ (Vado con la mia lanterna e la mia lanterna con me. Lassù brillano le stelle e quaggiù brilliamo noi!) . Erano giorni e giorni che il bambino bionico ci deliziava le orecchie in casa con la canzocina tradizionale che accompagna la festa di San Martino, cioè l’undici novembre. Festa qui in Germania molto sentita, assai più che in Italia, dove praticamente passa inosservata; perlomeno al nord, dalle mie parti. Quando ero piccola ricordo che mia madre ce ne parlava di questo San Martino, l’uomo che non aveva esitato a tagliare in due il proprio mantello con una spada per donarlo ad un povero in un fredda giornata autunnale. Allora ecco che Dio, per premiarlo, aveva fatto spuntare un raggio di sole e da qui l’origine dell’“Estate di San Martino” i primi giorni di Novembre, che sono di solito un poco più caldi degli altri.
Qui in Germania San Martino si festeggia per bene, con il Laternenumzug¸ la sfilata delle lanterne. All’asilo del bambino bionico le tate hanno chiesto di fornire un bastoncino con una lucina elettrica appesa - si trovano in tutte le cartolerie o supermercati a pochi euro - e poi i bimbi si sono costruiti con le loro manine d’oro la “Laterne” da appendere al bastone. Il b. b. era esaltatissimo all’idea della festa, della lanterna, della sfilata, dell’atmosfera che si era creata nell’aria, fino a voler dormire can la lanterna in camera, nei pressi del letto, per alcune notti. E quando è così, non puoi fare a meno di sentirti coinvolto anche tu. Perciò alla fine ero emozionata anche io nell’attesa della festa all’asilo, che si è svolta il 9 novembre. Ci siamo trovati la sera nel giardino del Kindergarten, con il buio e la nebbia a fare da contorno ideale per il corteo. Tutti i bimbi erano schierati in fila e i genitori con loro. Come al mio solito, mi sono esaltata alla sola idea di essere in mezzo a un gruppo di mamme, papà e pargoli di diverse provenienze e di sentire mille lingue tutte insieme, dall’ovvio tedesco, all’indispensabile inglese, all’onnipresente italiano, al immancabile francese, all’insolito ungherese: manco la Torre di Babele nel suo momento di massima gloria! E va beh, perdonatemi, ma io in mezzo a questo tipo di situazioni ci sguazzo come un paperotto, come si suol dire.
Comunque il corteo si è snodato negli immediati dintorni dell’asilo, al freddo e al gelo appunto, accompagnato da canti tradizionali e infine coronato da un bicchiere di punch caldo per tutti: giusto per riportare il corpo ad una temperatura normale ed impedire così l’ibernazione generale.
Sarò infantile, sarò banale e forse anche retorica, ma mi sono davvero emozionata a passeggiare per mano col b.b. nell’oscuritá, in mezzo alle foglie cadute sul terreno, tra cento voci, con le lucine che ci accompagnavano. Mi sentivo io la bimba che canta le filastrocche, ride coi compagni e si diverte. Ich gehe mit meiner Laterneeee und meine Laterne mit miiiiiir. Dort oben leuchten die Sterneeeee und unten leuchten wiiiiiiiiir! Ein Lichtermeer zu Martinsehr. Rabimmel rabammel rabom bom bom!
P.S. al post. Proprio il giorno di San Martino mi è capitato di entrare nell'ufficio di una collega e vedere stelle filanti ovunque. Immaginate la mia sorpresa: cose del genere già in novembre! Beh la collega, tedesca, mi ha spiegato che qui in Germania il carnevale, cioè Fasching, comincia l'11 novembre. A Monaco il tutto non è molto sentito, ma ad esempio a Köln, prendono la cosa molto "sul serio" e iniziano davvero i festeggiamenti con mesi di anticipo. Poi nei pressi della data fatidica, addirittura ci sono molti che si presentano in ufficio in costume da carnevale, un po' come qua in Baviera per l'Oktoberfest, dove la gente viene a lavorare in Dirndl o Lederhosen!. Roba da matti!
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