San Mauro è il santo patrono di Casoria. Benchè il suo culto e la devozione al Santo siano molto sentiti soprattutto dalla “vecchia generazione” del paese e la festività a lui dedicata, giorno 15 gennaio, rappresenti ancora nel ventunesimo secolo la festa patronale, non tutti ne conoscono la storia.
Torniamo indietro nei secoli e scopriamo chi era questo famigerato Santo e monaco francescano. S. Mauro nacque a Roma da genitori nobili intorno all’anno 512. All’età di 12 anni il padre lo affidò a San Benedetto e al suo monastero di Subiaco, affinchè studiasse e conoscesse il culto cattolico in un’epoca, il medioevo, dominato da violenza e corruzione. Fu così che, dall’adolescenza all’età adulta, preghiera e lavoro accompagnarono la vita di Mauro; proprio grazie alla preghiera, come testimonia S. Gregorio Magno, il futuro Santo riuscì a vedere un demonio tirare per l’abito un monaco. La stessa scena si ripresentava al frate benedettino tutti i giorni nell’ora della preghiera: in seguito grazie al suo intervento voluto dalla divina misericordia, Mauro riuscì a liberare il confratello. Viene tramandato, sempre da S. Gregorio, che un giorno un altro monaco uscì a prendere dell’acqua: cadutagli la brocca di mano, cercando di recuperarla cadde, e venne trascinato verso il centro del lago. Benedetto era chiuso nella sua cella e nel momento dell’accaduto ebbe, per volontà divina, conoscenza di quanto stava accadendo: così incaricò Mauro di aiutare il compagno. Il frate partì e nella foga di arrivare in fretta corse inconsapevolmente sull’acqua, e trascinò il compagno a riva.
Un altro giorno, solo in monastero, accolse i genitori di un ragazzo zoppo e muto, che piangendo, gli si prostrarono ai piedi e implorarono la Grazia per la salute del figlio. Mauro riuscì a guarirlo, ma non se ne prese il merito. Nel 529 Mauro con l’ aiuto di altri monaci, riuscì a edificare un grande monastero in Francia il “Glanfeuil“, oggi Saint Maur sur Loire. La nuova abbazia divenne celebre in breve tempo e accolse oltre un centinaio di monaci. In seguito Mauro ne fondò ancora altri sparsi per tutta la Francia.
Negli ultimi anni della sua vita trascorsi fuori Italia, il frate compì diversi miracoli. A Glanfeuil infine, Mauro si ritirò sempre più nella preghiera per prepararsi alla morte che sapeva vicina. Colpito da una pleurite, morì il 15 gennaio 584, all’età di 72 anni. Il suo corpo venne deposto nella Chiesa di S. Martino, dove aveva passato i suoi ultimi giorni in solitudine e preghiera.