In onda domenica 18 marzo alle ore 13.00 su Rai Storia.
Il documentario fa parte della serie “Le Chiavi delle Città” (tra cui Istanbul, definita “La Sublime“), da un’idea di Franco Scaglia
Mente europea di una grande nazione dal cuore asiatico, culla della Rivoluzione, fatata nelle sue Notti Bianche, la città di Pietro e di Lenin è sopravvissuta all’assedio e a se stessa, secondo la profezia poetica di Pushkin, che la definì “incrollabile”.
Il viaggio di Gabriele Tecchiato e Andrea Di Consoli a San Pietroburgo è un viaggio alla ricerca della Grande Madre Russia e del senso storico di una grande città-crocevia di stili e di culture, che si è imposta, sin dalla sua fondazione, nel 1703, come “finestra aperta sull’Europa”. San Pietroburgo – conosciuta per molti decenni come Leningrado – è città regale, come testimoniato dall’imponenza del Palazzo d’Inverno, sede sfarzosa degli zar e attuale sede del Museo Ermitage, ma anche prima preda simbolica di quel grande movimento rivoluzionario marxista-leninista che iniziò la sua tragica parabola proprio a San Pietroburgo. Tecchiato e Di Consoli provano a raccontare in questo documentario le quattro porte ideali e concrete di questa raffinata e inafferrabile città: la porta della fondazione per mano di Pietro il Grande; la porta del marxismo-leninismo (attraverso le visite a Smol’nyj, alla famosa locomotiva di Lenin e al suo studio privato); la porta dei gulag, raccontata in particolar modo attraverso la tragica vicenda esistenziale della poetessa Anna Achmatova, della quale viene visitata l’abitazione; e, infine, attraverso quella che è la porta principale per comprendere San Pietroburgo, ovvero il tragico e disperatamente orgoglioso Assedio di Leningrado, avvenuto per mano nazista dal 1941 al 1944, causando la morte, spesso per fame, di centinaia di migliaia di leningradesi (su questa pagina di storia nel documentario vengono raccontati il cimitero memoriale di Piskarevskoe, il museo dell’Assedio e le infinite sue tracce e testimonianze in una città che vive ancora sotto il mito unificante della vittoria sul nazismo). In tal senso si spiega il titolo del documentario, perché San Pietroburgo, per le vicende che è stata costretta a subire nel corso della sua storia, è davvero una città – al di là della sua essenza di dura pietra di Carelia – “incrollabile”.
Scheda Tecnica:
Soggetto e Sceneggiatura: Andrea Di Consoli & Gabriele Tecchiato
Regia: Simone Campanati
Fotografia: Sandro Bartolozzi
Audio: Stefano Civitenga
Montaggio: Sebastiano Tecchio
Musiche Originali: Andrea Bandel
Produzione: Clipper Media di Sandro Bartolozzi
Direttore di Produzione: Marzia Coltellacci
In collaborazione con Rai Cinema
Anno di Produzione: 2011
Durata: 51’