Spunti di riflessione E' evidente che trattandosi oggi del 14 febbraio parlo della festa di San Valentino. E questo non è un post celebrativo della ricorrenza.
Ho aperto così oggi l'attività didattica "Come forse sapete oggi è San Valentino" e un coro di ohhhh mi ha risposto con un sorrisino affascinato. Ma io non vi parlerò oggi, di cuori, nè di amori con la A maiuscola, perchè non sarei onesta con voi bambini se vi dicessi che oggi è il giorno degli innamorati. Direi una bugia perchè oggi è il giorno del volersi bene per tutti. Sapete San Valentino è prima di tutto un Santo della chiesa cristiana, che predicava il bene tra tutti, non solo fra marito e moglie, fra fidanzati, ma anche fra i bambini, fra i nonni e i nipoti, fra gli amici, fra genitori e figli. Ecco perchè oggi è la festa di tutti coloro che si vogliono bene.
Dire a qualcuno "ti voglio bene" o "ti amo" è un gesto di grande responsabilità che va pesato, misurato e non detto così tanto per dire. Pensate a quanto è importante dire ti voglio bene, pensate quando poi si litiga, quando presi dalla rabbia non sappiamo fermarci, senza pensare a quanto stiamo male dopo e a quanto stanno male gli altri. Pensate se il dire ti voglio bene significasse sentire il peso delle parole, dirne di meno, valutarle bene, e invece accettare realmente pregi e difetti degli altri. Magari farsi meno regali, meno cuori e meno altro, per imparare che il bene è talmente prezioso da dover aspettare a dirlo quando si è davvero certi che duri a lungo. In fondo significa essere solo più prudenti e quante amicizie durerebbero di più e forse anche molti genitori riuscirebbero a stare più a lungo assieme, o forse si lascerebbero senza far soffrire i bambini. Ecco non credete anche voi che dire ti voglio bene ci vuole un grande coraggio a farlo quando siamo sicuri che il nostro sentimento, sia esso di amicizia, di affetto o amore sia ben saldo?Così è iniziato il nostro dibattito, poi abbiamo scritto alcune righe sulla storia di San Valentino martire della chiesa nel 270 d.C. di cui si tramandano numerose leggende molte dei quali dedicate ai bambini. Dopo quasi due millenni è arrivato il consumismo, il santo lo ricordiamo ancora, ma gli aspetti commerciali sono di gran lunga prevalenti.
Abbiamo svolto il seguente testo:Oggi è San Valentino, a chi va il tuo ti voglio bene? I bambini hanno restituito pienamente con testi carichi di significato sul voler bene, sull'amica/amico del cuore, su un cugino speciale, altri si sono rivolti alla mamma. Ci sono ancora bambini in terza Primaria che prediligono l'amore per la mamma. Ma l'amico del cuore è quello che la vince su tutti. Una bella occasione per capire le dinamiche della classe. Il testo non si è ridotto ad un semplice ti voglio bene, ma spiegava il perchè, le passioni in comune, la condivisione delle esperienze.
ConclusioneAccennare (perchè quello può essere) della festa di San Valentino a scuola significa fermarsi anche a riflettere sulle contraddizioni della società, delle famiglie di oggi. Non possiamo parlare di affetto, far disegnare cuori e quant'altro, senza tenere conto che i bambini vedono le profonde contraddizioni degli adulti, che non si spiegano perchè i genitori si lasciano e spesse volte nemmeno tanto civilmente, perchè la gente è così litigiosa. E' doveroso spiegare e far comprendere anche ai bambini la responsabilità del voler bene, l'impegno che assumiamo quando pronunciano quelle tre parole.Articolo originale di Crescere Creativamente Puoi pubblicare i contenuti in maniera parziale e con link diretto al post. In nessun caso è consentito il link diretto al download dei materiali. Per completezza di informazione consulta i Credits o contatta l'autrice.