Speciale: I primi 25 anni del Sandman di Neil Gaiman
- I primi 25 anni del Sandman di Neil Gaiman
- Sandman di Neil Gaiman for dummies
La serie di Sandman, scritta da Neil Gaiman e illustrata da una vasta e varia gamma di disegnatori, esce fra l’ottobre 1988 e il dicembre 1995 per la DC Comics in 75 numeri mensili (dal #47 sotto l’imprint Vertigo), affiancati, secondo consolidata tradizione editoriale, da alcune uscite fuori collana, quali speciali annuali.
Protagonista della serie è Morfeo (1), Eterno che presiede al Regno del Sogno, che, imprigionato per settanta anni da un incantesimo, deve recuperare gli attributi della propria regalità e ricostruire il proprio regno, decaduto durante la sua assenza. Lungo questo percorso incontriamo una moltitudine di personaggi, in particolare la “famiglia” di Morfeo, gli Eterni, ognuno dei quali è incarnazione di uno dei principi fondamentali che definiscono i nostro universo. Oltre a Morfeo/Sogno, abbiamo: Destino, Death (il cui nome è mantenuto tale anche nella traduzione italiana), Distruzione, Desiderio, Disperazione e Delirio.
Convenzionalmente diviso in dieci raccolte, Sandman si sviluppa attraverso sei archi narrativi e quattro collezioni di racconti liberi: i primi sviluppano l’intreccio principale in ordine rigorosamente cronologico, mentre le seconde, le cui storie sono ambientate in tempi, luoghi e dimensioni diverse, offrono squarci sul passato di Morfeo, sulle sue relazioni conflittuali con Desiderio e arricchiscono l’universo narrativo di riferimento. Sebbene in senso stretto gli archi narrativi siano largamente autosufficienti, i racconti liberi contribuiscono alla profondità dello scenario e dei personaggi, in quanto radicano eventi e scelte in un substrato complesso e vivo.
Sia gli archi narrativi sia i racconti liberi spaziano attraverso i generi e attingono largamente ai miti e alle tradizioni folcloriche, secondo una poetica che Gaiman sviluppa anche nelle sue opere di narrativa scritta, da Neverwhere ad American Gods.
Il contesto editoriale che porta alla nascita e al successo di Sandman è quello della rinascita del fumetto mainstream seriale USA e della cosiddetta prima British Invasion, che, in seguito al successo di Alan Moore (Swamp Thing, Watchmen), portò molti giovani autori britannici a lavorare per le grandi case statunitensi. Grazie a questi autori (oltre a Moore e Gaiman, vale la pena citare almeno Grant Morrison, Garth Ennis e Jamie Delano), sostenuti e promossi dalla linea editoriale seguita da Karen Berger con la Vertigo, si ebbe un generale innalzamento della qualità dei testi e un aumento del peso degli autori all’interno del mondo editoriale, processo che ha fra l’altro portato alla costituzione di una sorta di Star-System fumettistico.
In questo senso, Sandman rimane testimonianza di un periodo di forte sperimentazione all’interno del fumetto mainstream statunitense e del tentativo di allargare tematiche e platea di lettori al di fuori del bacino tradizionale costituito rispettivamente dall’intrattenimento e dagli adolescenti.
La storia editoriale di Sandman in Italia è piuttosto travagliata, avendo subito le traversie delle gestione dei diritti di pubblicazione delle opere DC Comics/Vertigo, che nel corso degli anni hanno cambiato più volte titolare.
Il materiale riguardante Sandman è in Italia attualmente pubblicato da RW Lion.
È in corso la pubblicazione in sette volumi che raccolgono sia la serie originale e i lavori successivi sia il Sandman Companion di Hy Bender, che contiene un’analisi della serie, commentata insieme a Neil Gaiman. Con un po’ di sforzi, è comunque ancora rintracciabile l’edizione Magic Press in dieci volumi. Chi non si lasciasse spaventare dell’inglese (quello di Gaiman è ricco ma raramente gergale, quindi sicuramente abbordabile) può valutare la lettura dei volumi Absolute di grande formato (e prezzo non piccolo). Per gli appassionati, infine, sono disponibili i primi due volumi del Sandman Annotated, curato da Leslie Klinger, dove, insieme alle tavole in bianco e nero, sono forniti riferimenti, citazioni e derivazioni del testo.
Note
- Il nome della testata “The Sandman” ha una duplice origine: riprende quello di una testata della Golden Age, il cui eroe eponimo era un personaggio senza superpoteri, che riceveva indizi sui casi che seguiva dai sogni e la cui arma era una pistola a gas soporifero. La seconda si riferisce al personaggio della tradizione popolare, lo gnomo che la notte porta la sabbia del sogno agli uomini. [↩]
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