Sango Bidoba, i preti pedofili africani

Creato il 06 novembre 2012 da Dragor

 

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"Volevi vedere il Bambino Gesu'..." "E me lo prendo nel presepio!"

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FORSE QUALCUNO non ha ancora afferrato l’immensità dello scandalo pedofilo nella chiesa cattolica. Per quanto numerosi, i casi che affiorano alla luce del sole sono solamente la punta dell’iceberg. Quando un pedofilo in calzoni viene smascherato, rischia il linciaggio. Ma se il pedofilo porta una sottana nera, rossa o bianca, la stessa madre cerca di far tacere il bambino e si mette in moto un sofisticato meccanismo già rodato nei secoli per soffocare la faccenda sul nascere. E anche se l’affare riesce miracolosamente a progredire fino al livello giudiziario, i fedeli si “stringono” intorno al prete accusato di pedofilia. Anche se le autorità hanno trovato il suo computer imbottito di immagini pedopornografiche. Anche se il prete è stato sorpreso con la sottana alzata e le mani negli slip del suo pupillo. Anche se le piccole vittime descrivono con dovizia di particolari la sua casa, la sua camera, i suoi indumenti intimi e perfino i suoi organi genitali. Niente da fare, abituati dalla religione a credere contro ogni prova contraria, i fedeli fanno quadrato attorno al reo. Considerata la situazione, i preti giudicati e condannati sono soltanto una parte infinitesimale del totale. Per un religioso condannato, quanti la fanno franca? Cento? Mille? Diecimila? In Italia, che la propaganda religiosa vuole “risparmiata” dallo scandalo pedofilia a differenza degli USA, dell’Irlanda, della Germania, del Canada, dell’Austria e praticalmente di tutti i paesi in cui allignano i sodomizzatori in sottana, negli ultimi 2 anni sono stati arrestati o condannati soltanto 150 preti per affari legati alla pedofilia. Dovrebbero essere almeno 15000.

   Nonostante queste cifre impressionanti, perché in Italia lo scandalo non è ancora esploso? Semplicissimo, perché in Italia l’apparato repressivo della chiesa è più efficace che altrove. Uno solo dei fatti italiani, per esempio quello degli oltre 200 piccoli sordomuti violentati da preti a Verona, sarebbe bastato a far esplodere uno scandalo di proporzioni immani in Germania, in Francia, in Austria o in Svizzera. In Italia la cosa passa quasi sotto silenzio, business as usual. Il governo fa finta di niente. E questo prova che, qualunque sia lo scopo ufficiale della sua esistenza, la chiesa cattolica è essenzialmente un’organizzazione di pedofili. Quando i massimi vertici di una qualsiasi organizzazione coprono un crimine, questa organizzazione diventa automaticamente una banda criminale. Il papa copre i crimini pedofili, cosi la chiesa cattolica è un’organizzazione pedofila. E non è giusto che se la cavino con 4 avemarie e un patenoster, come stanno cercando di fare. I pedofili e i favoreggiatori in sottana devono pagare come i pedofili e i favoreggiatori laici, con anni di galera, obbligo di cure ed eventualmente castrazione chimica.

   E TUTTO QUESTO RIGUARDA i paesi occidentali. In Africa e in generale nei paesi del Terzo Mondo, dove per evidenti ragionI le occasioni di pedofilia sono infinitamente più numerose, lo scandalo non è ancora esploso. In occidente i preti pedofili vengono giudicati e condannati, anche se in minima parte rispetto al loro numero.  Si appioppano multe salate che svuotano le casse della chiesa, ma in Africa la situazione è molto diversa. Nel 2010 la Conferenza dei Vescovi Cattolici d’Africa Australe rivelava che, in 14 anni, erano stati denunciati solamente 40 casi di violenze sessuali. Eppure l’Africa è il luogo dove le comunità religiose europee esiliano loro i pedofili. Come “punire” un lupo liberandolo nell’ovile. Questi formatori (che sarebbe meglio definire sfondatori) di bambini adorano il loro ruolo per il semplice fatto che permette loro di mettere i futuri preti a quattro zampe. Da anni chiedo agli allievi di scuole religiose africane sono mai stati oggetti di violenze sessuali e praticamente tutti mi hanno risposto di si’. Per la maggior parte credevano che fosse normale. Qualcuno mi ha descritto con precisione i luoghi e i modi delle violenze. Originari di famiglie modeste, i bambini non osano denunciare l’aggressore per paura che un giudizio negativo metta fine al loro percorso scolastico e alla possibilità di un avvenire migliore. Una volta adulti con ogni probabilità diventeranno a loro volta stupratori. Chiunque abbia vissuto in Africa sa che questi casi sono numerosi, ma ufficialmente nessuno ne parla perché vige la legge del silenzio. In Congo i preti pedofili sono chiamati in lingala popolare «sango bidoba », ossia preti fornicatori. Tramite i missionari di Bukavu, l’espressione si è diffusa in Rwanda e nel vicino Burundi.

   MALGRADO IL FORMIDABILE APPARATO repressivo della chiesa, qualche altarino si è ugualmente scoperto. Fra i casi più noti c’è quello di un missionario francese, François Lefort des Yolouses, che ha imperversato in Sénégal negli anni Novanta. Nel 2005 la corte d’assise di Nanterre lo ha condannato a 8 anni di prigione e a un’ammenda di 134 mila euro per aggressione sessuale, stupro e tentativo di corruzione su 6 senegalesi minori di 15 anni. In Uganda nel 2009 il prete Anthony Mlusaala è stato accusato di sodomia su minori. In Congo sono stati soffcati vari casi nel quali le vittime principali erano bambine. Sì, perché a differenza dei loro colleghi color aspirina, i preti neri sembrano propendere per minorenni di sesso femminile. Nella missione cattolica di Kamponde, del Kasai Occidentale, verso il 2005 il prete Mandanda Nzambi, per giunta malato di AIDS, ha abusato di una minorenne che lavorava per lui come domestica. Oggi sono morti entrambi. A Kinshasa un prete ha cercato di far abortire una minorenne che aveva messo incinta, provando che, quando le fa comodo, la chiesa non soltanto è contraria al celibato dei preti ma è anche favorevole all’aborto. A Bukavu, nel Sud-Est Kivu, una giovane donna che voleva farsi suora afferma che certi missionari hanno abusato di bambini. Invitavano i pupilli a fare “ritiri spirituali” nei pressi di Bukavu e se li portavano a letto. Questi minori non hanno mai osato sporgere denuncia.

   SONO EPISODI ISOLATI che rivelano l’esistenza di uno scandalo di proporzioni inimmaginabili, il turismo sessuale travestito da "evangelizzazione" e attività "missionarie".  Esploderà un giorno? Nel lontano 2007, nel post “Ma quanti sono i preti pedofili?” Dragor scriveva: “Ma la pedofilia è una spada di Damocle che pende sulla cupola di San Pietro. Prima o poi cadrà e il mondo sarà migliore.” Come tutte le previsioni di Dragor, anche questa si è avverata. Nel mondo occidentale la spada è caduta e la chiesa cattolica è mortalmente ferita, praticamente un capitolo chiuso. In Francia, quando vedono un prete nella via, le madri con i bambini cambiano marciapiede. Non lo dico io, lo ha detto un prete. La spada cadrà anche in Africa, è solo questione di tempo. E questo sarà il colpo di grazia.

Dragor


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