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Sankè mon, il rito della pesca collettiva

Creato il 11 giugno 2013 da Gianfrancodv @Gdv1964

Sankè mon, il rito della pesca collettiva

dal sito dell'UNESCO

Il rito della pesca collettiva (Sankè Mon o a volte scritto Sankemon) si svolge nella città di  San, nella regione del Segou in Mali, ogni secondo giovedì del settimo mese lunare. Il suo scopo è celebrare la nascita della città.
Il rito della pesca (si svolge nella laguna prodotta dal fiume Bani, tributario del Niger), dura per oltre 15 ore ed è svolto con migliaia di reti a maglia sottile: E' preceduto dal sacrificio, agli spiriti della pesca, di animali (pecore e galli) che vengono poi mangiati durante i festeggiamenti successivi. Danze mascherate nella piazza cittadina chiudono poi le cerimonie.  Il rito si svolge senza soluzioni di continuità dal XV secolo e rischiava di scomparire. Nel 2009 l'UNESCO l'ha inscritto tra i Patrimoni Intangibili dell'Umanità allo scopo di tutelare un bene, culturale e spirituale, che appartiene alla storia e all'identità del Mali. Nel 2010 fu anche lanciato un appello internazionale per salvare questo rito.

Sankè mon, il rito della pesca collettiva

foto dal sito dell'UNESCO

Tra le azioni intraprese dall'UNESCO oltre a quella della documentazione e della trasmissione delle conoscenze orali che si tramandano da generazioni e generazioni, vi è quello di coinvolgere le giovani generazioni affinchè tali pratiche siano custodite e trasmesse al futuro.
Quello delle pesca collettiva è un rito, che con caratteristiche diverse, si celebra anche tra  altre etnie del Mali, come i Dogan e i Bambara.

Ecco il link di un video sul Sankè Mon, dal sito dell'UNESCO


Vai alla pagina di Sancara sui Patrimoni Immateriali dell'Umanità in Africa.

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