Si conclude anche per quest'anno la kermesse canora più seguita, chiacchierata, amata ed odiata d'Italia, Sanremo. Arrivata alla sua 63ima edizione, questa è stata all'insegna del risparmio cercando di mantenere comunque un minimo di qualità. Alla fine, che che se ne dica, il risultato è stato portato a casa e anche se a grossi tratti la trasmissione è stata pesante e noiosa (d'altra parte è sempre Sanremo mica Zelig!) con artisti in gara che di big avevano proprio poco o nulla, grazie ad una sontuosa Littizzetto il programma è sicuramente stato il migliore da qualche anno a questa parte. Anche se a dire il vero, meglio dello schifo di Morandi dell'anno scorso ci voleva veramente poco. E se di musica forse resterà poco e niente, i temi trattati e i diritti rivendicati durante la settimana dai presentatori sono da lodare, perchè anche se sono cose dette e ridette un pò ovunque e dalla chiunque, dirle in prima serata e su Rai 1 credo che non si era ancora mai visto. Complimenti solo per quello e per aver smosso un pubblico cosiddetto di massa generalmente bigotto e cerebroleso. Sul versante gara e classifica, diciamo che il podio ci potrebbe anche stare, anche se al posto dei Modà magari una Malika Ayane sarebbe stata più giusta. Gli Elii ramazzano tutti i premi possibili, della critica e miglior arrangiamento e Marco Mengoni la possibilità di rappresentarci all'Eurovision Song Contest e naturalmente l'ambita vittoria del concorso.
Da ricordare invece della serata, la bellezza e simpatia di Bianca Balti, che si stava scatafasciando in diretta mondiale per terra alla faccia della modella, l'inutilità fatta persona di Claudio Bisio con un monologo triste e senza senso, un simpatico e genuino Martin Castrogiovanni, pilone della nazionale di rugby, il vanto italiano all'estero Andrea Bocelli e soprattutto che finalmente è finito!!! Ci si rivede l'anno prossimo, forse...