Sansa pietà

Creato il 19 maggio 2015 da Jonlooker @Jonlooker

Eccoci di nuovo a esaminare la nostra trashata in costume preferita.
Se siete alla ricerca di un post dettagliato, ben fatto e senza spoiler dell’ultima puntata de Il trono di spade, devo dirvi che siete un po’ sfigati ad essere capitati proprio qui, dove si spoilera tutto e non si capisce niente. Buona lettura!

Episodio 5×06

Titolo: Unbowed, Unbent, Unbroken
Titolo più onesto: Almeno non c’è Jon Snow

Arya è alle prese con lo stage nel collegio che la prepara a lavorare nelle pompe funebri. Di per sé non è troppo un impegno, deve solo fare le spugnature ai cadaveri; ma è la compagnia che rende la vita difficile. Lì in giro, infatti, hanno tutti la fissa per l’Indovina chi?, ma con delle regole che si avvicinano di più a Pugno o Verità.
L’uomo Multifaccia è talmente ansioso di giocare a che va a svegliarla di notte e insiste in modo insopportabile e violento se gli sta andando male: «Ha gli occhiali? Viene da Westeros? Ha ancora la mano destra? Dimmelooo!!!»

In luoghi più areati, troviamo Ser Jorah a tolettarsi come un’anatra, con il suo prigioniero accanto. I due discutono sull’opportunità di mangiare radici. Tyrion spiega le ragioni per cui ha ucciso suo padre: la prima è che l’aveva condannato a morte per un crimine non commesso, e Jorah non sembra capire cosa ci fosse da prendersela tanto. Poi l’altro aggiunge la seconda ragione: andava a letto con la sua ragazza. E lì Jorah ci arriva, perché finché non gli spieghi qualcosa che gli ricordi che Daario si è fatto Khaleesi e lui no, non capirà mai.

Si ritorna ad Arya, che sta facendo le pulizie. Un signore le porta la figlia, perché è malata e soffre di continuo ed egli vuole solo che le sue pene finiscano. Arya, come sappiamo, diventa subito solerte quando si tratta di ammazzare qualcuno aggratis, così fa bere alla ragazza l’acqua putrida e batterica della vaschetta e la stecchisce. Questo all’uomo Multifaccia piace tantissimo, al punto che per premio la porta ai Musei Vaticani. Ma attenzione, in realtà siamo nel Regno di Indovina chi? ! Sarà pronta a indossare tutte quelle brutte maschere di lattice? Dice che tutte no, ma una sì. Io spero che prenda quella che sta toccando, perché è chiaramente quella di Mrs Doubtfire e allora fare le pulizie avrebbe tutto un altro ritmo.


In un’altalena tematica da vertigine, torniamo ancora a Jorah e Tyrion, ed è superfluo puntualizzare che il secondo deve subire la confidenza strappalacrime del primo su come si sia innamorato di Daenerys il giorno della schiusa delle uova. Per fortuna arrivano gli schiavisti maneschi ad alzare un po’ il livello degli accadimenti. O forse no, considerato che le disquisizioni sul potere del pene di nano rovinano un po’ l’atmosfera. Tyrion cerca di vendere Ser Jorah come il nuovo Massimo Decimo Meridio, giurando che ha vinto le medaglie nella lotta libera a Lannisport e io ho sperato ardentemente che fosse un’olimpiade organizzata dai Lannister con un nome molto stupido, e invece è solo una città con un porto, una delusione che non potete immaginare.

Segue un gustoso spaccato sulle qualità di Cersei: non ride mai, ma si concede dei ghigni da fare imbarazzo; ha la metà della solita parrucca, ma beve sempre come un Alpino. Molto bello e interessante, dovevano mandare questo a Cannes, altro che Amy Winehouse.
Lord Baelish le annuncia di aver trovato Sansa, credo per fare in modo che Cersei stermini i Bolton e di prendersela lui, ‘sta povera ragazza. La Grimilde Ossigenata specifica che vuole  la testa di Sansa sulla picca e lui non batte ciglio, un po’ perché crede di spuntarla all’ultimo, un po’ perché, se pure Sansa morisse, il fatto probabilmente non sarebbe un ostacolo per le sue mire su di lei, non so se mi spiego.

Frattanto, a Siviglia, si dispiega la storia d’amore mocciana tra Myrcella e Trystane – o Tristaney, scegliete voi la storpiatura di Tristano che preferite – se vi interessa ci fanno le fanfiction. Io passo, mi basta il dato che lui abbia una gonna più bella di quella di lei, a cui invece hanno appioppato la versione in iuta dell’abito di Belle quando danza con la Bestia in piena sindrome di Stoccolma.
Si baciano sotto a un gazebo, ma vengono interrotti da Jaime e Bronn travestiti da Re Magi, che sono venuti per salvare la figlianipote.  Poi nella scena piombano le pure le figlie di Oberyn, che sono spocchiose come lui, parlano come camionisti dell’est molto arrabbiati e si fanno chiamare Sand Snakes come una brutta cover band delle Supremes. Vogliono rapire Myrcella! Per fortuna arrivano le guardie del palazzo, pure loro in outfit da presepe, dando vita a una battaglia con fruste e capriole di impatto incredibile, che è stata ingiustamente privata della giusta colonna sonora, questa:

Per le Oberine si mette male, ma purtroppo non possiamo saperne di più, perché si preferisce spostare l’attenzione sulla pur sempre straordinaria Nonna Olenna che cerca in tutti i modi di convincere Cersei a liberare Loras: minaccia di toglierle il grano (inteso sia come pecunia che come filoncini di pane), le dà della donnaccia, ma niente, Grimilday non cede. Così, poco dopo, ha luogo un’audizione di testimoni per stabilire se Loras sia colpevole di fornicazione e sodomia, perché se di natiche non ne abbiamo viste, almeno parliamone! Alla fine sia Loras che Margaery finiscono arrestati. Cersei è soddisfatta? E chi lo sa, la faccia non le si muove neanche se la solletichi.

L’ultima fatica del telespettatore è la permanenza della povera Sansa nel castello dei sogni di Sigmund Freud, che si deve sposare (Sansa, non Freud). Va detto che c’è un elemento reso bene, cioè le spugnature da parte dell’amante pazza di Ramsay, un’analogia con la mansione di Arya, a suggerire che l’imminente matrimonio con il Bolton sarà come una morte per la Sansa che conosciamo. Però che noia, veramente, che oscurità irritante, che trucidi racconti da serial killer che neanche Zio Tibia, fate bere anche a me l’acqua della vaschetta di Arya che almeno smetto di soffrire. La parte peggiore, chi l’avrebbe mai detto, è l’abito nuziale: una cosa vomitevole che non si vede neanche a Cortina, e lì ci sono signore che indossano l’intera Gang del Bosco con le codine di scoiattolo che penzolano da tutte le estremità. Qui siamo oltre, con lo scialle di agnello e il cappottone di lana da generale bolscevico e si intuisce quanto sia brutto perché perfino Theon è schifato e ricordiamoci che Theon vive nel canile.
Se non altro è un abbigliamento funzionale, giacché il matrimonio in questione  si tiene il Lapponia e Sansa deve percorrere, al braccio di Theon, tre chilometri in mezzo alle lanternine boho-chic – e intendo tre chilometri in tempo reale, ci mettono di più ad andare che a celebrare lo sposalizio. Ad ogni modo, Sansa si marita e viene condotta nella stanza da letto di un cacciatore di frodo e lì avvengono i soliti abusi sessuali, presentati con voyeurismo dal cattivo gusto di chi ha concepito la scena, per dare quel brivido in più a quattro pervertiti sparsi per il globo a cui auguro un futuro imminente di spugnature.



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