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di Dario Fo - Einaudi
E' vero di Sant'Ambrogio ci si ricorda, almeno a Milano, solo in occasione del ponte, imminente, e quindi della prima alla Scala, e poi quando viene carnevale, che a Milano essendo appunto ambrosiano arriva qualche giorno dopo. Ma chi lo conosce alzi la mano.
E da questo gustoso libretto illustrato, a metà tra il racconto di storia e la piece teatrale, ci arrivano nozioni, racconti, sensazioni, gossip e vere e proprie chicche storico-romanzate.
Nella Milano capitale dell'impero d'Occidente, vera e propria isola su canali e fiumi che la rendevano molto più simile a Venezia che a una classica città di pianura, Sant'Ambrogio viene nominato, per acclamazione del popolo, vescovo nonostante che si occupasse d'altro, o forse proprio per quello.
E il momento in cui diventa il vero 'comandante della città' e uno dei personaggi più potenti dell'impero, Milano risplende della sua centralità imperiale, cresce in modo esponenziale e pone le basi di quella che poi diventerà (a parte gli ultimi vent'anni...).
Leggetelo. E' un libro che aiuta a capire meglio la propria città - naturalmente per i milanesi - ma che permette a chi invece ne vive lontano di conoscere una parte della storia che in genere nelle scuole non viene nemmeno citata.
E poi è un premio Nobel, mica paglia...
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