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Sant'Ariano, l'isola delle anime perse

Da Pensierospensierato @P3nsi3ro
Sant'Ariano, l'isola delle anime perse Dopo l'isola maledetta di Poveglia di cui ho parlato qualche tempo fa, ecco un'altra piccolina che mi piacerebbe molto visitare. L'Isola di Sant'Ariano.
La inseriamo nel dossier delle isole "stregate" di Venezia che sto preparando, e che finora si limita all'isola di san Secondo e appunto a Poveglia, ma è un 'isola davvero molto molto particolare.
Visitarla mi piacerebbe molto: l'avevo proposto a una persona tempo addietro, ma credo che, un po' per paura e un po' per eventi mutati, abbia declinato l'offerta, quindi nuovamente estendo l'invito a chi voglia formare una comitiva e andare a far visita a questo gioiellino misterioso e incantato della laguna di Venezia.
Come per Poveglia, anche l'isola di Sant'Ariano è avvolta da una storia molto misteriosa, collegata con la peste.
Sant'Ariano, l'isola delle anime perseSant'Ariano fu abbandonata a causa della malaria intorno al 1400, e quindi adibita a cimitero per quelli che morivano di malattie infettive, esattamente come per Poveglia: non ci sono grandi costruzioni in quest'isolotto a Nordest di Torcello, anzi, si può dire che non ce ne siano proprio, eccezion fatta per un muro alto a mala pena due metri che si può vedere mano a mano che ci si avvicina all'isola.
Tutt'attorno, sterpaglie, rovi, alberi nati dal caso e assoluti padroni di questo luogo che sembra quasi fermo nel tempo.
Cos'è Sant'Ariano?
Molto semplicemente, un ossario. Un luogo in cui appunto i veneziani trasportarono le ossa dei defunti, provenienti soprattutto dall'isola di san Michele (dove attulamente si trova il cimitero della città) e da numerose altre isolette che erano stete scelte come ultima dimora dei veneziani, dopo che l'editto di Saint Cloud aveva vietato di effettuare sepolture all'interno del centro abitato.
Chi è stato nell'isola racconta che il luogo si presenta così pieno di rovi e sterpaglie da renderlo praticamente impenetrabile. Oltre questi rovi, si possono intravedere delle lapidi nascoste.
Sant'Ariano, l'isola delle anime perse Sant'Ariano era stata meta obbligata per gli studenti di medicina a caccia di femori, tibie e mandibole, e se nelle isole limitrofe i contadini trovavano resti umani nei solchi d'aratura, correvano a portarli al parroco, il quale li benediva per portarli a Sant'Ariano.
Nelle isole di San Marco le ossa facevano parte del paesaggio, come i conigli selvatici. (da Paolo Rumiz, L'isola-ossario di Sant'Ariano nella laguna delle anime perse, Repubblica, 18 agosto 2011).
Sant'Ariano è tutto questo: rovi e sterpaglie che crescono sopra a uno strato di ossa. E allora, dov'è il mistero? Dove sono i fantasmi?
Sant'Ariano, l'isola delle anime perse Ebbene, ed è questo il mistero, non esiste nessun fantasma su Sant'Ariano.
Per anni la gente si è tenuta rigorosamente alla larga dall'isola, giudicandola stregata e infestata. La fama di Sant'Ariano è proprio quella di isola "infestata", ma non di fantasmi, come si potrebbe pensare all'inizio.
Sant'Ariano è sì infestata, ma... si dice che l'isola sia abitata da topi e soprattutto serpenti. Serpenti che trovano qui, e solo in quest'isola, il loro habitat naturale.
Questa è infatti la nomea sinistra che accompagna Sant'Ariano.
Un'isola piena zeppa di topi e serpenti, che con la loro sola presenza contribuiscono a tenere lontani i visitatori molesti da questo luogo in cui comunque, è bene ricordarlo, riposano le ossa di centinaia e centinaia di persone morte.
Sembra infatti che in tutta la laguna veneta non esistano altre isole infestate come Sant'Ariano. Infestate sì, ma non di fantasmi. Di serpenti.

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