Io credo che sia giusto e doveroso indignarsi per la chiusura al pubblico di quello splendido gioiello che è l’Abbazia di Santa Croce al Chienti. L’indignazione, ne ho già parlato in queste pagine, è triplice: perché si nega al pubblico la gioia di ammirare uno splendore unico, perché per restaurarlo sono stati impiegati soldi pubblici (tanti), infine perché il monumento potrebbe diventare parte di un circuito culturale-turistico che potrebbe costituire una notevole fonte di reddito per tutto il territorio.
A quanto pare gli amministratori locali, e non solo quelli del comune interessato, quello di Sant’Elpidio a Mare, questo tipo di ragionamento non lo fanno. Ma ci sono fior di associazioni che si occupano di beni culturali nel Fermano, associazioni molto attive e importanti. C’è anche un’associazione apposita che sta portando avanti la causa di Santa Croce. Credo che sia giunto il momento che questi sodalizi uniscano le forze per dar voce allo scandalo costituito da quel cancello.
Una soluzione va trovata e va trovato subito. Da qui la proposta: incontriamoci e studiamo una strategia. A volte muovere l’opinione pubblica, specie in tempo di elezioni, è più importante che la logica e il buon senso.
Luca Craia
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