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Santa Lucia

Creato il 12 dicembre 2012 da Enrico

Santa Lucia
Santa Lucia e i regali 
 In Svezia il periodo natalizio é molto lungo, i festeggiamenti cominciano con il 13 dicembre festa di Santa Lucia, ricordata anche da noi in Italia in molte città, prima fra tutte Siracusa della quale la Santa è protettrice. In Svezia Santa Lucia è festeggiata come lo è San Nicola in altri paesi dell’Europa settentrionale e porta doni e dolci, ai bambini. Prima dell'introduzione del calendario moderno (1580) la festa della Santa si celebrava il 21 dicembre il giorno del solstizio invernale, da cui il detto "S. Lucia il giorno più corto che ci sia". I bambini giravano per il paese recitando filastrocche per favorire la fertilità (umana e del bestiame). Le donne non potevano lavorare. I giovani giravano coperti da lenzuola per non farsi riconoscere e facevano scherzi. In questo giorno si cominciava a costruire una sedia che doveva essere terminata per il giorno di Natale. La costruzione doveva rispettare regole precise, per esempio si dovevano usare nove diversi tipi di legno. Si riteneva che, salendo su questa sedia durante la messa di mezzanotte di Natale, si potesse rilevare la presenza di una strega. Nelle regioni italiane dove i regali li porta Santa Lucia a dorso del suo asinello, è usanza lasciare qualcosa per rifocillarli: una tazza di latte e dei biscotti per la Santa e un po' d'erba ed una ciotola d'acqua per l'asinello.
****Santa LuciaE. Orciani. Verosimile volto di S. Lucia, opera pittorica ricavata dall'elaborazione al computer del "Sacro Capo" custodito a Venezia.S. Lucia 
S. Lucia nacque a Siracusa, città della quale è protettrice, non si conosce con certezza la data ma, poiché subì il martirio sotto Diocleziano, si suppone sia nata attorno al 283. Lucia apparteneva a una ricca famiglia siracusana, ed era stata promessa sposa a un pagano. Per una malattia della madre compì un viaggio a Catania, al sepolcro di S. Agata, qui in cambio della guarigione della madre pronunciò il voto di conservare la verginità, e in questo luogo Dio le comunicò il progetto che aveva per lei: dedicare la vita ai poveri. Rinunciò quindi al matrimonio e dette tutto ciò che possedeva ai poveri. Il fidanzato, che non aveva accettato la sua decisione, la denunciò, accusandola di essere cristiana, fu arrestata e sottoposta a diverse torture: condotta in un postribolo, trascinata da una coppia di buoi, cosparsa di pece bollente, posta sulla brace ardente. Secondo un'altra leggenda, si strappò gli occhi con le proprie mani, senza provare alcun apparente dolore, e li consegnò al carnefice su di un piatto. Nonostante questi tremendi tormenti, solo una pugnalata alla gola da parte di un soldato poté ucciderla. Le sue ossa non si trovano a Siracusa in quanto, come pare, trafugate dai bizantini, furono portate a Costantinopoli, da dove furono recuperate dai Veneziani, che le custodiscono nella chiesa che hanno dedicato alla Santa. La festa siracusana è caratterizzata da pratiche devozionali di tipo magico, esorcistico e agrario. I fuochi accesi la vigilia della festa sono l'indicazione che ci troviamo in presenza di rituali legati al passaggio stagionale, col progressivo scemare della luce, per cui occorre esorcizzare, il pericolo del non ritorno della luce Si confezionano in questo giorno pani a forma di occhi che, benedetti, si mangiano con lo scopo di preservarsi da malattie degli occhi. A lei si offrono anche ex voto d'argento a forma di occhi, che vengono appesi sulla "vara”.  

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