Chiesa di Santa Maria di Bonarcado
La chiesa, il santuario e il monastero di Santa Maria di Bonarcado si trovano nel comune di Bonarcado, nella Sardegna centro-occidentale, a pochi chilometri da Oristano fra Milis e Santu Lussurgiu, nell’antica curatoria del giudicato di Arborea. Il suo nome deriva dal greco panákhrantos che vuol dire “immacolata”, attributo rivolto alla Vergine Maria, oggetto di venerazione già dall’epoca bizantina.
La chiesa e il monastero furono realizzati in tempi diversi, la prima è infatti successiva e fu edificata solennemente alla presenza del giudice d’Arborea Barisone I, degli altri tre giudici, dei più alti prelati sardi e dell’arcivescovo Villano di Pisa, giunto in Sardegna come legato pontificio intorno al 1146-47.
Ruderi del monastero camaldolese
Grazie al Condaghe di Santa Maria di Bonarcado sappiamo che intorno al 1100 fu fondato il monastero camaldolese affiliato all’abbazia pisana di san Zeno per volontà del giudice Costantino I de Lacon Gunale. Probabilmente i Camaldolesi provenienti da Pisa provvidero ad erigere quasi subito una “chiesa nuova” a pochi metri dal santuario di origine bizantina intitolato a Nostra Signora di Bonacattu (probabilmente del VII secolo) a pochi metri di distanza.
Il Condaghe di Santa Maria di Bonarcado raccoglie la registrazione di atti e memorie relative alla vita del monastero. La parola Condaghe indicava il codice che registrava e conservava le memorie della vita economica e patrimoniale di un monastero. Le registrazioni contenute nel condaghe di Santa Maria di Bonarcado abbracciano un arco cronologico che parte dalla data di fondazione dell’abbazia (XII secolo) alla metà del secolo XIII.
Del primo impianto sopravvivono la facciata e il fianco meridionale fino al punto dove si innesta il campanile, le altre parti sono, come già detto, frutto di rimaneggiamenti successivi.
Facciata della chiesa
Fianco meridionale fino al punto dove si innesta il campanile
Veduta absidale
Campanile
La chiesa consacrata nel 1146 era in origine mononavata, successivamente, fra il 1242 e il 1268 (anno della riconsacrazione testimoniata dall’iscrizione presente nella parasta all’angolo sinistro nella zona absidale), subì un consistente ampliamento di un corpo trinavato, con arcate poggianti su pilastri e absidato.
Iscrizione
Nel XIX secolo vi fu un ulteriore intervento che comportò l’aggiunta di una navatella a quella originaria e la demolizione del muro settentrionale che fu rimpiazzato con una serie di arcate. Fabrizio e Giovanna Notizie tratte da: Il Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, a cura di Maurizio Virdis