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Santa Severina tra i borghi più belli d’Italia

Creato il 25 aprile 2014 da Makinsud

Nei giorni scorsi si è concluso il concorso “Il borgo dei borghi” lanciato dalla trasmissione della Rai “Alle Falde del Kilimangiaro” ed il Comune calabrese di Santa Severina, in provincia di Crotone, si è piazzato in terza posizione a livello nazionale. Un prestigioso riconoscimento per il borgo calabrese, che vanta diversi luoghi di interesse artistico e culturale: la presenza del quartiere della Grecia, intatto ancora oggi dal punto di vista urbanistico, il Battistero, di epoca bizantina e il più antico della Calabria, risalente tra VII e IX secolo; la Chiesa di Santa Filomena, la Cattedrale, il Museo Diocesano ed il Castello, maestoso e imponente, costruito nel 1076 dai Normanni.

Santa Severina fu un centro culturale importante nei secoli scorsi e diverse personalità vennero in visita nel borgo in provincia di Crotone: il linguista tedesco Gerald Rohlfs, l’archeologo Paolo Orsi ed il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. Inoltre, nei primi del Novecento nacque a Santa Severina la rivista “Siberene”, riportata alla luce nel 1999 con i “Quaderni Siberrenensi”, rivista di cultura, storia e tradizioni, grazie a studiosi come Francesco Le Pera, Salvatore Pancari e lo storico Ulderico Nisticò.

santa severina

Santa Severina si posiziona al terzo posto a livello nazionale, ma al primo a livello continentale, poiché i primi due posti sono stati assegnati a Gangi, in provincia di Palermo e Bosa, in provincia di Oristano. L’Assessore Regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, molto soddisfatto del riconoscimento ottenuto dal borgo calabrese ha sottolineato che “Santa Severina è l’esempio della Calabria che vogliamo: quella che attraverso la cultura crea economia e costruisce un modello di sviluppo. Negli ultimi anni, ci sono stati importanti investimenti pubblici che hanno portato alla ristrutturazione del cuore pulsante di tutto il borgo che è il castello, così come della piazza, della cattedrale, delle due chiese sovrapposte di Santa Filomena e di Santa Maria del Pozzo e poi recentemente, in questa legislatura regionale, del museo diocesano. Ma tutti questi investimenti sarebbero rimasti vani se non ci fosse un’energia locale che ha portato a realizzare luoghi di accoglienza, ristorazione di qualità, occasioni di incontro nazionali e internazionali“.

Tale riconoscimento per Santa Severina dimostra ancora una volta il fatto che in Calabria sia possibile creare sviluppo e turismo attraverso la cultura e la valorizzazione dei borghi, ricchi di storia e di arte al pari delle grandi mete turistiche rinomate a livello internazionale.


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