Et voilà! Scovato il retroscena (almeno secondo me) della disfida a colpi di cazzi e vaffa (chi volesse capire tutto e subito, può scorrere e andare direttamente al video).
Mi sembrava un po’ strano che Michele Santoro avesse preso d’acido solo per quella semplice dichiarazione di Beppe Grillo sui giornalisti che fedelmente riporto ancora una volta: “I conduttori sono animali domestici dimenticati dal padrone dopo un trasloco. I loro studi dove hanno manipolato per decenni l'opinione pubblica, sono spogli, tristi. I conduttori sono costretti a intervistarsi tra di loro, a scambiarsi opinioni di cui non frega niente a nessuno. Santoro intervista Lerner. La Annunziata intervista Santoro”.
Certo, le parole di Grillo sono odiose, e tirano in ballo personalmente Santoro, ma era il “cazzo cazzo, culo culo” con cui ha replicato il conduttore di Servizio pubblico che mi aveva insospettito. Sulle prime ho pensato che si riferisse ovviamente al populismo di Grillo che ricorre alle scurrilità per acchiappare applausi; ora capisco che c’era anche altro: chi di cazzo ferisce…
Nel filmato che riporto sotto ( e che in effetti è stato pubblicato il 3 maggio, cioè ben prima dell'ultima puntata di Servizio pubblico), Beppe Grillo si rivolge alle telecamere di Skytg24 e dice “ siete di SKY?” , e si tocca subito le parti basse. Poi aggiunge: “ c’è anche Servizio pubblico? Mi seguite?”, e lì ecco che si concede benevolmente alle tv come potrete ascoltare:
Io seguo Santoro da un bel po’ e di lui ho capito una cosa: non gli piacciono i monologhi. Ecco perché non ha mai amato i politici che non si concedono alle domande dei vari interlocutori, e cioè Berlusconi, Monti e ora, grande novità, Beppe Grillo. Monti di recente ha ceduto ad un'intervista un po' meno "in loden" come quella concessa alla trasmissione Piazza Pulita. A quando un Grillo davanti a 2\3 giornalisti che gli fanno delle domande? Grillo è stato in realtà più volte intervistato in passato dai giornalisti di Annozero, ma mai che sia sceso fra i mortali per abbandonare il monologo. Quando scende fra i mortali vuole trovare solo adoratori che da sotto ai palchi lo guardano come una rumorosa reliquia. Se andate a ripescare fra le presenze di Grillo in tv, innanzitutto giganteggiano quelle ai programmi di Santoro che gli ha lasciato sempre spazio (dunque non si capisce l’astio nei confronti di Servizio pubblico), e comunque lo vedrete sempre da solo con un giornalista a fare i suoi sermoni. Potremmo chiamarle quasi interviste in ginocchio. E allora se i conduttori sono animali domestici, caro Grillo, almeno quello di Annozero, lo è stato anche con te. Niente carezzine? Succede che a volte anche l’animale domestico può graffiare o abbaiare.
Un ultimo consiglio lo do a Santoro, che ovviamente animale domestico, almeno a giudizio del sottoscritto, non è (chiedere a Bertone, Berlusconi e Bisignani). Caro Michele Santoro, se non ti piacciono i monologhi, liberati dell’ultimo insopportabile e pedante monolagatore che imperterrito ancora resiste: Marco Travaglio. Ah già… dimenticavo: tu fai veramente servizio pubblico e devi dar voce a tutti; e allora, almeno lasciagli lo spazio che aveva ad Annozero, perché adesso sta veramente diventando un epigone di Grillo.