Sapere trasparente o velato …

Da Mente Libera

Etimologicamente la Co-scienza è la facoltà di “conoscere insieme”, il ché da’ l’idea di un “sapere condiviso” che può essere:
Trasparente (senza veli / peli sulla lingua)
Velato
 .

La differenza tra sapere condiviso trasparente e velato , secondo me, è pressoché impercettibile per una mente grossolana ed estremamente condizionata dall’edu-castrazione delle istituzioni vigenti, ed è proprio qui che fanno leva i sistemi di credenze (o di diffidenze) di ogni epoca.

Il problema di fondo è comprendere come si sviluppa il sapere in sé e come può evolvere in particolari forme espressive, quali appunto il velamento dialettico / discorsivo che riveste un determinato contenuto ( un mito, un racconto, un simbolo, un archetipo, un ciclo, un cambiamento, un processo e così via…).
Attenzione che l’aggettivo “velato” non è necessariamente sinonimo di menzogna o inganno, in quanto può voler dire tutela, mantenimento, conservazione di qualcosa (come ad esempio un certo insegnamento).
L’inganno sorge quando il velo ha la funzione di tenere all’oscuro, allontanare o peggio ancora deviare la ricerca ed orientarla (anzi disorientarla) verso un’isola che non c’è, come appunto nel caso di dogmi basati su un “Mistero” fasullo, cioè su qualcosa di apparentemente inspiegabile e diventato oggetto di culto grazie al suo alone di misticismo, pathos, eroismo (classico sacrificio) escatologico.
Quando lo scollamento (divario) tra ciò che la gente vede, sente, crede e percepisce diventa sempre più incolmabile (es. scandali del Vaticano) si può notare meglio la formazione di profonde faglie, di squarci che vanno a strappare in automatico i veli con cui alcuni loschi figuri hanno ingannevolmente ricamato un sapere il cui contenuto è stato spudoratamente usurpato e adoperato per macchiarsi delle più infime azioni che un essere senziente possa compiere nei confronti di altre creature e di se stesso.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :