PERCHE’ GUARDARE ABOUT A BOY?
Perchè, come avrete intuito dal nome, si basa sull’omonimo romanzo di Nick Hornby del 1998, di cui hanno anche fatto il film “About a Boy – Un Ragazzo”
Non sono una cima nel consigliare un qualche film/telefilm, perchè oltre ad elogiare il suddetto, non so mai come spiegare la storia, senza entrare nei particolari. Partiamo dal presupposto che, anche se come la sottoscritta avete mille cose da fare, da guardare e da leggere e le giornate dovrebbero avere minimo 48 ore, dura solamente 20 minuti, raramente arriva ai 25, quindi si guarda velocemente, anche nella pausa pranzo, mentre sbriciolate il panino su ogni cosa.
Bene, trovato il primo punto a suo favore, posso proseguire, dicendovi che saranno i 20 minuti più fluidi della vostra vita. Scorre in modo eccellente; è esilarante ma non demenziale. Non una di quelle comedy dove si trattano solamente argomenti da bamboccioni americani. Avete presente The Big Bang Theory? Ecco, quella è una comedy esilarante ma non demenziale. Idem About a Boy. Ovviamente i temi trattati son differenti da quelli dei cervelloni amici di Sheldon Cooper, ma non manca quel qualcosa che caratterizza entrambe le serie.
Passiamo ai personaggi e, fatemelo dire, se ancora non vi ho convinto, mi gioco l’asso nella manica: c’è accento inglese. Non potete restare indifferenti davanti all’accento inglese, che sia di una donna o di un uomo. Abbiamo tre personaggi principali, su cui si basa la trama. Will, un bel manzo americano che ha fatto la fortuna con una orribile canzoncina di Natale ed ora sperpera i suoi averi in feste e festini, video games ed altre mille superficialità. E’ il classico americano, ricco, bello, che tende a giudicare un libro dalla copertina, inconsapevole che Fiona e Marcus stanno per cambiargli la vita. Ed ecco gli altri due personaggi: una madre single e stravagante e suo figlio undicenne ed altrettanto stravagante, che si sono trasferiti accanto a Will.
Il primo impatto non è dei migliori, ne per loro, ne per noi, che ci troviamo di fronte ad una madre dai modi eccentrici e strambi, ed anche un po’ irritante, ed un bambino ficcanaso che non si scolla neanche a pagarlo. Prendete questo pensiero dopo un paio di puntate, guardatelo, e rideteci sopra, perchè avrete cambiato totalmente idea. Questo trio improbabile ne combina di tutti i colori, facendovi fare un sacco di risate e facendosi amare.
E fatemi spiegare anche perchè è esilarante ma non demenziale. Perchè con la comicità si può parlare di tante cose e trattare argomenti che di solito vengono lasciati in disparte oppure vengono presi sottogamba, come per esempio la difficoltà di un undicenne di farsi degli amici, solamente perchè non ha gli stessi gusti dei suoi coetanei. Si parla di una mamma single, che deve affrontare sia la sua vita che quella di suo figlio, stravaganze di entrambi comprese. Si parla di come può cambiare una persona, senza nemmeno rendersene conto e dell’affetto che puoi provare per qualcuno, nonostante cerchi di negare l’evidenza.
La trama principale, con annessi disastri, è questa. Non mancheranno le lacrime, se siete un po’ sentimentali e di certo la storyline non è finita qui. Amori ed intrighi, ma tranquilli, niente come Beautiful. Un gruppo di amici ricorrenti dalle personalità davvero comiche. Qualche ship. Qualche friendship. Insomma, un bel misto leggero, che tra un episodio straziante di uno show, e un altro dalle tinte sadiche di un altro show, non guasta mai.
Non siete ancora convinti? Vi lascio qualche promo, senza spoilerare troppo.
Dategli una chance. Se poi siete affetti dal morbo ‘mi guardo tutto ciò che è quasi sconosciuto’, come me, allora è quello che fa per voi. Spero di aver invogliato qualcuno anche solamente a vedere il pilot e, se vi va, fatemi sapere se ho fatto una cosa buona e giusta o se potevo anche starmene zitta.
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