Saprete com’è andata al Palasharp, suppongo

Creato il 07 febbraio 2011 da Malvino

Saprete com’è andata al Palasharp, suppongo. Un bel po’ di bella gente – detto senza ironia – s’è data appuntamento per manifestare disagio.Avevano argomenti a profusione: il presidente del consiglio è accusato di due reati (concussione e prostituzione minorile) e rifiuta di darne conto; mente palesemente e fidelizza sulla menzogna, senza alcun rispetto per la carica che riveste; aizza i suoi supporter contro i giudici; mette a rischio la sicurezza dello stato e la faccia del paese in sede internazionale; e mi pare possano bastare, ma qual è l’argomento che riscuote più applausi al Palasharp? Berlusconi è un vecchio porco, anche parecchio cafone.Ditemi voi se un argomento del genere può scalfire un blocco sociale come quello che Berlusconi è riuscito a compattare e a modellare sulla sua follia. Della mostruosità antidemocratica e illiberale cui Berlusconi ha dato il volto, della catastrofe senza fondo nella quale ci ha precipitato, il Palasharp che vede? Il mucchio di puttane in quell’angoletto del delirio collettivo.
Mica solo bigottoni cattocomunisti, a Milano, c’erano pure fior fior di laici e ce ne fosse stato solo uno a dire forte e chiaro che tra adulti consenzienti si scopa come meglio pare. Diceva bene Stefano, che mi sono affrettato a sottoscrivere: “Pur di liberarci di Berlusconi, questi sono tornati a elogiare modelli di virtù ottocenteschi e a prendere a esempio i vecchi democristiani”.E tuttavia Gians chiedeva: “Ma non si potrebbe fare che ognuno onora le manifestazioni sue evitando di schifare quelle altrui?”. Sì, ma il moralismo mai, sennò Berlusconi può trovare consenso anche dove non potrebbe mai sperare di trovarlo. Una prova? Basta leggere quanto torni facile a Giuliano Ferrara far leva sull’argomento moralistico per dipingerci l’Amor suo come vittima.
“«Niente per noi, tutto per tutti»: uno slogan riferito al trionfo liberale dello stato di diritto e della cittadinanza costituzionale, ma nella bocca di questi bardi delle intercettazioni e della magistratura militante, e in associazione con il cattolicesimo reazionario e sessuofobico di uno Scalfaro, un passaparola ideologicamente totalitario. No, miei cari: vogliamo qualcosa per noi e per gli altri, non abbiamo orrore dello scambio e del denaro, ci fa senso il vostro disgusto per la bigiotteria galante di Arcore, e ciò che è «tutto per tutti» sa di stato totalitario, sa di regime della virtù, sa di marcio” (Il Foglio, 7.2.2011).Si tratta dell’ateo devoto che fino a ieri voleva che tutti vivessimo veluti si Deus daretur, ma oggi, se appena ci si distrae un po’, non risulta credibilissimo come libertario? Grazie al Palasharp, le orribili farfalline d’oro date in souvenir alle escort di passaggio per la corte del sultano rivendicano una loro dignità. Si riesce a far scivolare anche il pricipio che comprarsi una puttana, un Moffa o uno Scilipoti non fa differenza. Grazie al Palasharp.Si dirà: vabbe’, ma uno mica si fa prendere per il culo da Ferrara? Io no, d’accordo, e forse neppure voi, ok, ma chi non ha gusti tanto raffinati da schifare le farfalline d’oro?

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