Magazine Diario personale

Sara

Da Saraconlacca

Sara

Ieri sera prima di dormire stranamente ho acceso la radio e con non poca sorpresa le mie orecchie si sono immediatamente accorti della canzone che stava andando: nessuna presentazione, difficile che qualcuno non la conosca. La mia canzone per certi versi (per quanto priva di h), la canzone che molti hanno canticchiato non appena pronunciavo il mio nome, la canzone che mi faceva arrossire da piccola per la frase “ti porterei ogni giorno a far l’amore” eppure ieri sera questa canzone è riuscita ad inarcarmi le labbra e farmi sorridere. Ho ricordato momenti trascorsi che avevo riposto ordinatamente nei cassettini dei ricordi. Momenti piacevoli che in alcune circostanze possono essere di grande aiuto, una bambina con capelli ricci ricci, le ginocchia perennemente sbucciate e le guance rosse, una bambina che non trovava per nulla strano conoscere il dialetto trentino e vivere in sicilia, che amava partire e trovare ogni anno persone nuove a cui accostarsi, che crescendo immaginava il suo principe azzurro diverso dai soliti biondini slavati dagli occhi azzurri (non me ne vogliano i principi delle altre bambine!) Adesso ascolto la canzone attentamente, non mi colpisce più la frase che mi ha sempre fatto arrossire, adesso vengo attirata da altre frasi: “il tuo bambino se ci credi nascerà”…Sarà un inno all’amore che mi ha accompagnato tutta la vita me ne sto accorgendo solo adesso?



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