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Saraghina* e biciclette

Da Hyppocampus
La giornata è iniziata piano, con calma..aprendo le finestre e facendo entrare il sole..per fortuna! dopo le previsioni grigie e piovose di lunedì è stato il sole ad accoglierci domenica mattina..un sole non caldo ma luminoso...
Dopo una calma e abbondante colazione siamo arrivati li..e la scena che abbiamo trovato è stata questa...
Saraghina* e biciclette
Saraghina* e biciclette
Poi ci siamo messi subito al lavoro..chi a preparare il pesce, chi il sugo, chi le tavole, e chi le crostate...e attorno a noi solo il rumore del mare e il vociare dei gabbiani...
Saraghina* e biciclette
Saraghina* e biciclette
Noi c'eravamo tutti.. a lavorare, io, Patrick, i miei genitori, lei...
Saraghina* e biciclette
e lei...
Saraghina* e biciclette
Saraghina* e biciclette
e poi ad un certo punto tutti ai posti di comando...
Saraghina* e biciclette
ad aspettare loro...
Saraghina* e biciclette
e le loro biciclette...
Saraghina* e biciclette
che dopo esser partite la mattina presto hanno percorso ben 95 chilometri attraversando un canale e un fiume..fino ad arrivare a Comacchio dove li aspettavano per una breve sosta tra un bicchiere di vino e la sagra dell'anguilla..per poi tornare indietro attraversando parte del paro del delta del PO..fino ad arrivare di nuovo qui stanchi e affamati...
Saraghina* e biciclette
Saraghina* e biciclette
Saraghina* e biciclette
*La saraghina.
La saraghina o papalina o spratto (Sprattus sprattus) è diffusa in tutti i
mari italiani, ma è abbondante solo in alto-medio Adriatico; appartiene
alla famiglia dei Clupeidi. La saraghina presenta un corpo fusiforme,
compresso lateralmente e simile alla sarda. Si differisce per l’opercolo
liscio e non striato e per la posizione della pinna dorsale più spostata indietro. La bocca è discretamente grande la mascella inferiore prominente
con profilo longitudinale tondeggiante. Presenta una sola pinna dorsale,
l’anale è breve, la caudale è biforcuta, le pettorali brevi e le ventrali
sono inserite in posizione poco anteriore della dorsale. La colorazione è
tipica dei pelagici blu-verdastra dorsalmente mentre argentea sui fianchi
e sul ventre; questa particolare colorazione rende l’animale invisibile ai
predatori: così colorato, dall’alto si confonde con il blu del mare mentre
dal basso si confonde con i rifl essi della luce solare. È una specie gregaria e migratoria. Si riunisce in grandi banchi e si avvicina alla costa in
superfi cie, specie nelle zone salmastre. Compie anche migrazioni verticali, restando in superfi cie durante i mesi freddi e in vicinanza del fondo durante quelli caldi. La riproduzione si ha durante i mesi freddi invernali.
Si ciba di plancton e cerca il cibo durante il giorno, particolarmente di
primo mattino e verso la sera. Le tecniche di pesca adottate per la cattura sono diverse, quelle abituali sono le reti da pesca pelagiche: sia lo strascico, sia le reti da circuizione, mentre da riva vengono impiegate le sciabiche essendo lo spratto una specie che vive anche in acque salmastre.La stagione in cui le carni sono migliori è tradizionalmente quella “quaresimale”, da marzo ad aprile.

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