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Saranno famose. In prima visione su Sky Arte HD arrivano le "Gallery Girls"

Creato il 03 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Ampie sale candide e silenziose, isole di serena contemplazione affacciate sul traffico tentacolare della Grande Mela. Scrigni che conservano tesori, ma nascondono al tempo stesso pericolosissime insidie. Niente è come sembra nel mondo dell’arte contemporanea: un vero e proprio oceano popolato di squali. Come dimostra Gallery Girls, docu-serie in onda da stasera alle 21.10 su Sky Arte HD che accompagna sette ragazze accomunate dalla passione per l’arte nel corso della loro difficile e intrigante scalata al successo.
Vengono da Manhattan e da Brooklyn. Distanti per formazione ed esperienze di vita, modi di vedere il mondo e strumenti per reagire alle avversità. Sono unite dalla determinazione e dalla passione, dalla certezza di essere destinate a trovare il proprio posto in un artworld apparentemente impenetrabile. Seguendo un percorso seducente, ma irto di ostacoli; sullo sfondo di una New York che ribadisce il proprio ruolo di capitale internazionale dell’arte.
Chantal e Claudia si rimboccano le maniche per far sì che l’opening della loro galleria, la End of century sia un successo; Maggie contende a Liz il ruolo di assistente nella prestigiosa galleria di Eli Klein mentre Amy tenta di sfondare come fotografa. Difficile l’apprendistato di Amy e Kerri, che lavorano sodo per carpire i segreti del mestiere da Sharon Coplan Hurowitz, apprezzatissima e stimata art advisor.
Party lussuosi, clienti facoltosi, gallerie mozzafiato. Ma anche le insidie e i tranelli di un sistema che non ammette errori e non regala nulla a nessuno. Le gallery girls imparano a proprie spese, cadendo e rialzandosi, i trucchi e i segreti di un ambiente dove cultura e business si legano a doppio filo, tra ardite speculazioni e operazioni ad alto rischio. Tratteggiando un’inedita mappa dello… stato dell’arte!
La curiosità – Le gallery girls lavorano a stretto contatto con alcuni tra i più apprezzati professionisti della scena newyorchese dell’arte contemporanea. Sharon Coplan Hurowitz è considerata tra i massimi esperti, negli Stati Uniti, nel campo dei multipli e delle grafiche d’autore: sua la firma sul catalogo ragionato dell’opera di John Baldessari. La galleria di Eli Klein è tra le più importanti nel trattare artisti dell’Estremo Oriente: nella sua scuderia anche Liu Bolin e Li Hongbo.

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