Non poteva mancare tra i miei appunti una ricetta preparata dalla mia mamma!
Le sarde "allinguate"...una ricetta della tradizione culinaria palermitana il cui nome deriva dal fatto che le sarde aperte e deliscate somigliano ad una sogliola, piatto che i nobili spagnoli chiamavano "lenguado".
La preparazione può prevedere l'uso della farina o, come in questo caso, uova e pangrattato. La mia mamma le prepara passandole nell'uovo e nel pangrattato.
Ed ecco gli ingredienti ed il procedimento
- Sarde fresche, 500 gr
- Uovo, 1
- Aceto di vino bianco, q.b.
- Pangrattato, q.b.
- Olio per friggere, q.b.
- Sale
Nelle pescherie di Palermo è facile trovare le sarde già pulite, aperte e deliscate.
Nel caso in cui sia necessario pulirle, questa è il compito più complesso: si stacca la testa della sarda, si pulisce sotto l’acqua corrente, si passa il dito lungo lo stomaco sollevando la lisca delicatamente ed arrivando fino alla coda. La coda viene lasciata sia per un effetto estetico ma soprattutto per fare in modo che i filetti non si stacchino.
Ripongo in un recipiente le sarde pulite coperte con l’aceto e le lascio riposare in frigo per mezz'ora coprendo il contenitore con la pellicola o un coperchio per evitare che l'odore si diffonda nel frigo. Scaldo l’olio per friggere.
Verso in un piatto l'uovo sbattuto ed in un altro il pangrattato.
Prendo uno ad uno i filetti, li sgocciolo e li passo nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato.
Li friggo, li adagio su un piatto ed aggiungo un pizzico di sale.
Ottime servite calde ma anche fredde condite con cipolla all'agrodolce.