L’agguato avvenuto in SS 131 in Sardegna, nel cuore del pomeriggio di venerdì 21 marzo lascia perplessi. Un bottino milionario. Tutto pare fosse pianificato. Tre auto, un furgone e un camion. Forse una decina di uomini tutti armati di kalashnikov. Alcuni milioni di euro rubati.
In pochi mesi è il secondo assalto andato in porto,. Torna a colpire la banda degli assalti ai portavalori, dopo l’assalto a Nuoro dell’ottobre scorso: questa volta i malviventi sono entrati in azione a circa quaranta chilometri da Cagliari, lungo la Statale 131, nel Comune di Serrenti. Assaltati due mezzi della “Vigilanza Sardegna”, portate via sacche piane di denaro, appena prelevate dalla sede di Cagliari della Banca d’Italia e destinate agli uffici postali della provincia di Nuoro. L’ammontare preciso del bottino non è ancora stato quantificato, ma si parla di una rapina-record che potrebbe aver fruttato alcuni milioni di euro.
Il colpo era stato pianificato dettagliatamente: un furgone Fiat Fiorino seguiva i portavalori che, appena imboccata una bretella di collegamento della “Carlo Felice”, sono stati costretti a rallentare a causa di un’Audi A6 parcheggiata dai banditi, simulando un guasto, sul ciglio della strada. Davanti ai due mezzi della Vigilanza Sardegna, un tir che ha ostruito la carreggiata impedendo ai mezzi blindati di allontanarsi dalla zona. Tutto non è un caso, sembra che dietro ci sia una squadra di banditi che avrebbe ben studiato il colpo. Almeno in quattro sono scesi dai veicoli con il volto coperto e armati di mitra hanno esploso una ventina di colpi contro il furgone che trasportava denaro e assegni, centrando per cinque volte i cristalli. Vigilantes aggrediti e immobilizzati Il commando ha poi obbligato i tre vigilantes che si trovavano a bordo e gli altri due che viaggiavano sul mezzo di supporto a scendere dai furgoni, li hanno immobilizzati, derubati di cinque pistole e due fucili, e con una smerigliatrice hanno aperto la porta blindata portando via le sacche con il denaro. Prima di fuggire a bordo di due auto hanno anche tentato di incendiare il camion, il furgoncino e l’Audi, usati per il colpo, tutti mezzi risultati rubati.
Nell’isola continua la caccia all’uomo