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Sardi liberatevi. Sì, anche da Grillo

Creato il 04 giugno 2012 da Zfrantziscu
Nella mia vita ho conosciuto diversi colonizzatori (molti, ma molti più autocolonizzati), ma nessuno con la consapevolezza di esserlo. Si definirono, e si definiscono, “portatori di civiltà”, “liberatori di popoli” e “socorritori di popoli oppressi”. A volte, come nel caso di Beppe Grillo, sono colonizzatori anti-colonialisti, persone cioè che all'odioso colonialismo presente vorrebbero sostituire il proprio dalla faccia umana. Un emulo, insomma, dell'ammiraglio Laurent Truguet la cui flotta, nel 1793, ebbe il compito di espugnare la Sardegna, liberandola dal colonialismo sabaudo e consegnandola alla Francia delle Liberté, Égalité, Fraternité. Nel suo giro elettorale in Sardegna per sponsorizzare il suo movimento – e insieme ad esso – una ulteriore divisione dei sardi, l'importazione di un ennesimo partito italiano, la messe di consensi da mettere nel calderone del suo personale successo in Italia, Beppe Grillo ha urlato"Sardi, liberatevi" e ci ha sgridato: “Siete poco più di un milione, è possibile che vi facciate colonizzare su tutto?”. Appunto: possibile che ci dobbiamo rassegnare ad altre invasioni di un partito, o movimento che sia, con testa, mente e cuore oltre mare? Sia chiaro, non mi sono ignote le buone ragioni che ha indotto Gigi Sanna a scrivere il suo “Cari sardi indipendentisti: il 'grillismo' non vi dice niente?” e con lui concordo sulla necessità che il mondo nazionalista, nazionalitario e indipendentista sardo ne capisca l'esempio. Grazie per il suggerimento, dunque, ma basta così. Per il resto, si eserciti in Italia e lasci in pace la Sardegna che già sperimenta che cosa sia il succursalismo e dal quale fatica a liberarsi. Ad Alghero, il capo del Movimento Cinque Stelle ha anche detto: “Siete stati più sfortunati rispetto alla Corsica; finendo sotto i francesi a loro è andata meglio”. Capite così perché fra i tanti esempi di tentata o riuscita colonizzazione ho evocato quello dei giacobini francesi del 1793. Nella migliore delle ipotesi, quella di Grillo è una captatio benevolentiae del sardismo latamente inteso. Ad esso va molto stretto il dominio italiano e dunque solletichiamolo dicendo che meglio sarebbe stata la dominazione francese. La dominazione, appunto, non la libertà da qualsiasi colonialismo: sarebbe stata una affermazione del genere imprudente e autolesionista. E poi, che baggianata quell'accenno al fatto che alla Corsica è andata meglio! Dominio per dominio, proprio costretto a scegliere fra la Repubblica e la République, non avrei dubbio: meglio la prima. È autonomista e non parossisticamente centralista, la Sardegna è una regione a statuto speciale e la Corsica è una semplice collettività territoriale; la Sardegna ha due università, per avere la loro a Corti i corsi hanno spesso dovuto far ricorso alla violenza, così come hanno dovuto fare perché fosse riconosciuta la propria lingua; male, in ritardo e con ridicoli finanziamenti l'Italia ha riconosciuto le lingue di minoranza. Il problema è che, come sempre accade con i partiti e i movimenti giacobini alla Grillo, vince sempre e comunque l'economicismo.

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