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Saremo io, tu e la gastrite

Creato il 13 aprile 2015 da Rory

Saremo io, tu e la gastrite

Ho iniziato a soffrire di gastrite a 19 anni, al primo anno di Università. Come sempre accade a casa mia quando qualcuno sta male, inizialmente si diede pochissimo peso al mio malessere (ora non voglio fare la piccola fiammiferaia ma sono figlia di persone non esattamente altruiste sempre attente e quindi è capitato spesso, a partire dalla mia adolescenza, che alcuni malori che accusavo venissero presi molto sotto gamba) finché non iniziai a perdere molto peso.

Si trattava di gastrite nervosa, data principalmente dallo stress, che mi portò nel giro di poco tempo a non mangiare praticamente nulla e ad avere costantemente dolori molto forti, fitte così violente che a volte mi impedivano anche di stare alzata. Risolsi con un po’ di tempo, alla fine del periodo degli esami, principalmente rilassandomi, prendendo qualche medicina e, chiaramente, facendo grande attenzione alla dieta.

Purtroppo il problema ogni tanto si ripropone, come in questi giorni e nonostante sia un fatto nervoso ed io cerchi di non pensarci, a volte davvero mi diventa difficile fare molte cose. Mi rendo perfettamente conto che al mondo ci sono problemi molto più gravi ma questo dolore è talvolta così insopportabile da rendermi davvero di pessimo umore. Purtroppo a volte, in questi casi, da un problema del genere può poi scaturire un’ernia iatale o addirittura un’ulcera, che è ciò che mi spaventa tantissimo e mi fa andare in paranoia tutte le volte che accuso questo disturbo.

Non so se avete mai sentito parlare di questo disturbo, comunque ciò che avverto io sono fitte allo stomaco molto intense, una sensazione di nodo alla gola, talvolta un po’ di nausea e ovviamente, digestione pessima. Quello che faccio io e che tendenzialmente, cerco di consigliare a chi abbia la gastrite nervosa è innanzi tutto consultare un medico (e curarsi!) ma soprattutto  mangiare leggero, evitare assolutamente alcolici o cibi piccanti, bere tisane (ma niente caffè), cercare di rilassarsi ed evitare stress inutili, magari dormendo anche qualche ora in più. E sperare che tutto passi veramente presto.



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