Se per giorni(15) non mi sono accorta che magari c’è della polvere sul mobile del soggiorno o magari anche se me ne accorgo me ne infischio altamente pensando che ho di meglio da fare, in quei giorni mi metto a fare le cosiddette pulizie di Pasqua. Divento iperattiva e lustro ogni cosa alla perfezione. E guai a risporcare…L’altra sera proprio appena avevo passato per la seconda volta lo straccio sul pavimento, la 1 volta con la varechina, la 2 volta con il lysoform(ve l’ho detto che divento maniacale) eccoti che, con il suo tempismo sempre perfetto, arriva la cavia…”FERMO!!!Togliti le scarpe, entra in punta di piedi facendo i passi il più lunghi possibile per arrivare nelle stanza asciutta e poi togliti le calze che se si fossero inumidite nel passaggio, potresti lasciarmi le impronte a forma di piede sul pavimento pulito(tutto questo con un tono non tra i più tranquilli)”.
E dopo aver lustrato tutte le pareti lavabili, passo al controllo scadenze, muffe&varie…Vedendo fuoriuscire una strana cosa bianca dallo sportellino del mobilino dove tengo le patate, mi sono insospettita e ho voluto approfondire. Apro e per poco non mi viene un colpo. Avete presenti quando alle patate crescono quelle radici bianche che andrebbero staccate subito appena compaiono?!?Bè io non mi ero accorta di nulla, ma immaginate che dimensioni avevano raggiunto le radici delle mie patate, per fuoriuscire dallo sportellino del mobile. Parola d’ordine: staccarle quanto prima e utilizzare qualche patata visto che è un secolo che le dovevo cucinare!!!Poi apro il frigo e non noto nulla di particolare a parte due scamorze (una affumicata e una non) acquistate tempo prima e mai utilizzate, in scadenza nel giro di dieci giorni. "Vanno utilizzate anche queste". E pensa che ripensa mi viene in mente una ricetta vista tempo fa su una vecchia rivista della Cucina Italiana(ho una discreta memoria fotografica). Si trattava di un rosti con prosciutto, scamorza dolce e funghi. Decido quindi di fare un piatto unico simile a quello ma arricchendo il rosti con delle fette di speck croccanti e della scamorza affumicata fondente. E visto che il giorno prima avevo trovato e acquistato, dopo tante ricerche, il topinambur, ho deciso di fare un rosti bigusto:patate e topinambur!!!Nota: Per fare il rosti che è un piatto tipico svizzero io ho preferito partire dalle patate crude, ma se per motivi di tempo optate per delle patate lesse, quest’ultime dovranno essere cotte al dente con la buccia e devono essere lasciate raffreddare per almeno 12 ore prima dell’utilizzo.
ROSTI DI PATATE E TOPINAMBUR CON SPECK E SCAMORZA AFFUMICATADosi per 4 porzioni
- 6 patate da 60 gr ciascuna
- 180 gr di topinambur
- 2 cucchiai di farina di riso
- 12 fette sottili di speck
- 8 fette di scamorza affumicata
- Olio e.v.o.
Procedimento Sbucciare le patate e il topinambur. Lavarli, asciugarli e con una grattuggia a denti larghi ridurli a striscioline molto sottili. Raccogliere le striscioline in uno scolapasta e pressare le verdure con un foglio di carta assorbente per far uscire il liquido in eccesso. Unirvi due la farina e amalgamare. Porre sul fuoco una padella antiaderente dal diametro di 20 cm(io ho usato questa della Pedrini rivestita in ceramica). Farvi scaldare un cucchiaio di olio. Pressarvi un po’ di composto a base di patate e topinambur fino a formare uno strato compatto ma sottile e farlo cuocere da un lato per circa 10 minuti. Far scivolare il rosti in un piatto, rimetterlo in padella e farlo cuocere dall’altro lato. Nello stesso modo produrre gli altri rosti.Mentre i rosti cuociono, disporre su una leccarda da forno della carta da forno e mettervi sopra le fette di speck. Porle sotto il grill a 220°. Quando saranno croccanti da entrambi i lati sistemare due fette di scamorza ogni tre fette di speck e rimettere sotto il grill finchè la scamorza non si sarà sciolta. Sistemare su ogni topinambur le tre fette di speck con la scamorza fusa e servire subito.
Con questo piatto partecipo al contest di Eleonora del blog Burro e Miele, Piatti Unici.