Le accuse mosse nell’inchiesta contro l’ex presidente di stato francese si sono rivelate infondate. Sarkozy si vede così riabilitato il nome, nuovamente in corsa per le presidenziali del 2017.
Il caso risale al 2010 quando Liliane Bettencourt, proprietaria dell’azienda di prodotti cosmetici l’Oreal, ha denunciato l’ex presidente di aver approfittato del suo smisurato patrimonio chiedendole denaro necessario per la campagna elettorale del 2007; l’anno precedente la facoltosa miliardaria era stata dichiarata incapace di intendere e volere.
L’anziana ha dichiarato di aver ricevuto una richiesta di 150.000 euro in contanti da parte dell’ex uomo di fiducia della donna, Patrice De Maistre, all’inizio del 2007. Costui gli avrebbe assicurato di dover consegnare il denaro a Eric Woerth, il tesoriere della campagna elettorale di Sarkozy. E inoltre numerosi membri della cerchia della Bettencourt hanno testimoniato di aver più volte visto l’ex capo dell’Eliseo far visita alla donna, il quale ha sempre dichiarato di essersi recato una sola volta per incontrare André Bettencourt deceduto poi in quell’anno.
I giudici di Bordeaux hanno così scagionato Sarkozy non attendendo nemmeno la decisione della Corte di Cassazione che si sarebbe pronunciata sulla legittimità della procedura proprio in questi giorni. È arrivata questa decisione perché gli elementi a sostegno dell’accusa non erano troppo “deboli”, rientravano cioè tra gli “indizi” ma non tra gli “indizi a carico”, che prevedono “l’esistenza di prove sufficienti per individuare la colpevolezza di qualcuno” e non sono stati trovati.
L’ex presidente avrebbe rischiato una salata multa di 375 mila euro, l’ineleggibilità a qualunque carica politica per cinque anni e tre anni di reclusione. Tuttavia è stato scagionato solo Sarkozy, mentre gli altri dieci imputati dovranno presentarsi al processo che si svolgerà il prossimo anno.
Così l’ex capo dell’Eliseo potrà concorrere per le prossime presidenziali, e non sono pochi quelli che prevedono che possa ritornare da vincente. Sul Journal du Dimanche è uscita questa dichiarazione: “Se fosse liberato dalla spina nel fianco dell’affaire Bettencourt, tornerebbe in campo come una Formula 1 esce dai box“. C’è da pensare che si rimetterà presto in carreggiata per cercare di prendere per primo la bandiera a scacchi!