Magazine Bambini

Sarò mai pronta per smettere di allattare mio figlio?

Da Supergenitori
Sarò mai pronta per smettere di allattare mio figlio?Sarò mai pronta per smettere di allattare mio figlio? Non so, credo piuttosto che dovrà essere lui a "svezzare"me ;PSarò in controtendenza, in un'epoca in cui le mamme allattano per pochi mesi e che mal sopportano l'allattamento al seno e lo considerano un peso e un onere faticoso, io amo allattare mio figlio.Averlo lì fra le mie braccia immersi in un'intimità soltanto nostra, condividendo un'esperienza che riguarda solo noi due e che lui non avrà mai con nessun'altro è per me qualcosa di magico, etereo, appagante e rilassante a cui ancora non sono disposta a rinunciare nonostante il mio bimbo stia per compiere due anni.E' una vera coccola per entrambi tant'è che spesso finisco anch'io per addormentarmi insieme a lui.
Se ripenso alla mia reazione quando la pediatra mi disse che sarebbe stato un bene che lo allattassi almeno per il primo anno di vita, mi scappa da ridere. All'epoca ero convinta che il latte non mi durasse che per 3/4 mesi, mi sembrava addirittura assurdo allattare per così tanto tempo. Ebbene sì, in quel momento pensai che la pediatra fosse pazza a chiedermi un sacrificio simile, per giunta non conoscevo nessuno che avesse allattato per più di sei mesi. Ricordo che tutte le persone con cui avevo occasione di parlare mi guardavano con gli occhi sgranati e mi dicevano la stessa cosa: "Cambia pediatra".C'è da dire che il mio piccolino aveva pochi giorni, eravamo quindi nella fase di rodaggio in cui sei sempre con la tetta in mano perché i poveri cucciolini sono ancora molto deboli e quindi finiscono per addormentarsi dopo pochi minuti per poi svegliarsi mezz'ora dopo affamati, succhiare per qualche altro minuto, riaddormentarsi  e così via. Quella fase in cui il seno duole, si gonfia come un pallone, il latte schizza fuori quando meno te lo aspetti inzaccherando reggiseno, maglie, magliette e via dicendo, quella fase in cui devi fare i conti con le ragadi, anche se fortunatamente a me quelle non hanno poi fatto tanto penare, però in quei momenti anche il poco può sembrare un'esagerazione.Poi però io e il mio piccolino abbiamo iniziato ad ingranare, le poppate hanno iniziato ad allungarsi e di conseguenza anche a diradarsi, lui cresceva benissimo senza troppe colichette ed io ho iniziato ad apprezzare l'estrema comodità del latte di mamma sempre pronto e alla temperatura giusta.Sì, perché allattare al seno è una vera COMODITA' e lo dico a tutte le mamme che credono che sia un impazzimento unico. Beh, non è così - per lo meno non lo è per me - perché non si è costretti ad alzarsi nel cuore della notte col nano urlante per la fame e dover mettere a scaldare il latte, accertarsi che arrivi alla temperatura giusta e che non sia troppo caldo, dover sterilizzare un sacco di biberon, cambiare un sacco di latti artificiali (con conseguente sperpero di denaro) fino a trovare quello giusto per il nostro bimbo ecc... Il latte materno è già lì pronto per essere servito, non dovete nemmeno uscire dal letto, anzi non dovete nemmeno aspettare che il piccolino si svegli! Quando sentite che è lì che si sta svegliando basterà avvicinare il seno alla sua boccuccia e lui si disseterà e si sfamerà fino a che entrambi ripiomberete nel mondo dei sogni. Fantastico!Certo, se non siete amanti del co-sleeping l'allattamento notturno può essere pesante per la mamma perché è un compito che non può essere delegato ad altri, ma questo inghippo lo si può facilmente ovviare tirandosi il latte durante il giorno e conservandolo in frigorifero cosicché chiunque possa somministrarlo al piccolino.E poi in viaggio o semplicemente quando si è fuori casa non è necessario uscire con una borsa piena di biberon, pappette e quant'altro, basterà trovare un angolino tranquillo e via.E poi diciamolo, in un momento così economicamente disastrato poter sfamare i propri bimbi senza spendere una fortuna in latte artificiale è una vera manna da non sottovalutare. Avere un figlio costa davvero tanto, se poi se ne ha più di uno la spesa aumenta in maniera esponenziale. Il latte materno èl'alimento perfetto per i nostri figli e in più è a costo zero, cosa si può volere di più?Siamo figli del consumismo, siamo ormai geneticamente programmati ad acquistare come se solo ciò che si acquista possa andare bene, mentre quello auto-prodotto è da scartare. Siamo figli delle pubblicità ingannevoli che fanno sembrare buono e di qualità anche la feccia e perciò siamo predisposti a pensare che il latte materno non sia adeguato a far crescere sani e forti i nostri figli. Non c'è niente di più sbagliato.Cosa ci può essere di meglio di un latte di specie? Un latte cioè appositamente studiato da madre natura per la nostra specie. Un latte naturale al 100% già pronto e perfetto così com'è e non come i vari latti artificiali prodotti utilizzando latti di altre specie animali per poi scremarli, aggiustarli, modificarli aggiungendo chissà cosa. Un latte che cambia in ogni momento per adeguarsi alle esigenze del bimbo stesso.E' come avere un abito di alta sartoria appositamente cucito sulle nostre forme, che nasconde i punti critici e che mette in risalto i nostri pregi ed è in regalo!Il latte artificiale è invece come avere una tuta di vostro padre e volerne ricavare un abito da sera. Certo, un bravo sarto ci riuscirebbe a confezionarlo, ma dubito che l'effetto sia lo stesso dell'abito di alta sartoria cucitovi addosso.
Mamme, il nostro corpo ha la capacità di sintonizzarsi in ogni momento sulle esigenze del nostro bimbo, e di produrre un latte perfetto per lui per quel preciso istante - ovvio che questo avviene solo se lasciamo che sia il nostro bimbo a decidere da quale seno bere e per quanto tempo, sembra assurdo ma loro hanno una perfetta capacità di autoregolarsi  - quindi se ha sete gli basterà attaccarsi al seno per pochi minuti perché il primo latte che esce è molto acquoso proprio per assolvere a questo compito, col passare dei minuti il latte che uscirà sarà sempre più sostanzioso fino a che rimarrà la parte grassa, quella che servirà al bimbo per mettere su peso. Ovviamente se lo staccate da un seno dopo pochi minuti per passarlo all'altro, non farà altro che assumere solo la parte acquosa e dopo poco vorrà mangiare ancora. Ecco perché non sono d'accordo con chi sostiene che l'allattamento al seno deve essere sottoposto a tempistiche ferreree della serie 5 minuti da una parte e 5 dall'altra. Al contrario sono convintissima che sia invece molto meglio che un bimbo si sazi anche solo con un seno, proponendogli poi l'altro alla poppata successiva.La mia non vuole in nessun modo essere una critica al latte artificiale o alle mamme che decidono per scelta o per necessità di non allattare al seno. Ogni mamma deve essere libera di gestire se stessa e i propri figli come meglio crede. Purtroppo però è ancora molto radicata nella nostra società la tendenza a credere che il latte materno sia qualitativamente inferiore a quello artificiale. Ormai non si contano più le volte in cui in questi due anni mi son sentita dire: "Ancora allatti? Ma ormai il tuo latte è acqua, non va più bene! E poi così lo rendi ancora più mammone e a tavola ti farà sempre impazzire per mangiare" e via dicendo con le assurdità più illogiche e banali possibili che ogni mamma che allatta si è di sicuro sentita dire almeno una volta.
Sono ormai numerosissimi gli studi che smentiscono categoricamente tutti questi luoghi comuni, ma la maggior parte della gente ancora oggi quando scopre che allatto ancora mi guarda come se fossi una madre snaturata, ma vi pare possibile?
E' stato dimostrato, infatti, che dopo il secondo anno di età del bimbo, il latte diventa ancora più calorico ed energetico e aumenta le sue proprietà antibatteriche. Inoltre i bimbi allattati al seno sono meno a rischio sovrappeso, senza contare che più si allatta e più si riduce per la mamma il rischio di cancro al seno, alla cervice uterina e alle ovaie. Al di là di ciò che si crede, poi, i vantaggi dell'allattamento al seno si hanno anche nello sviluppo emotivo del bambino. Sembra infatti che ne giovi la sicurezza in se stessi, nelle relazioni e che crescano più equilibrati.A volte mi capita di leggere le esperienze delle altre mamme che, dopo aver allattato per molti mesi come me, hanno deciso di smettere ed ogni volta la mia reazione è un groppo in gola.Mi si spezza il cuore al pensiero che il mio bimbo cerchi il seno per addormentarsi come al solito e io glielo neghi deliberatamente. Già immagino lui in lacrime ad implorarmi e io costretta a cedere per farlo felice, ma anche per far felice me, perché una volta che si smette, poi non si torna indietro! Non è che dici ma sì, smetto tanto poi ricomincio quando voglio, no, non funziona così. Se smetti, smetti, il latte se ne va e non ritorna più ed è questa la cosa che temo mi spaventi di più, perché rappresenta il primo vero distacco dalla mamma. Da quel momento in poi non ci sarà mai più quel momento così intimo e unico fra me e lui, ma sarò anch'io come tutti gli altri. Sì, sarò sempre e comunque la sua mamma, di mamma ce n'è una sola e via dicendo coi luoghi comuni, ma di fatto non ci sarà più un gesto o un'attività che potrà fare solo ed esclusivamente con me.
Penso sia invece più naturale e meno traumatico smettere gradatamente di allattare al seno cosicché sia la mamma che il bimbo si abituino a fare a meno di questa esigenza fino a smettere di conseguenza. Per lo meno, questo è quello che spero ;)
Come avrete capito sono una mamma ad alto, anzi, altissimo contatto e voglio continuare a godermi in pieno mio figlio e il mio essere mamma il più possibile, perché mi sono resa conto che questi due anni sono letteralmente volati via, quindi non passerà poi molto al momento in cui mio figlio non mi cercherà più (non conosco nessuno che a 18 anni prenda ancora il latte della mamma ;P)Magari domani mi sveglierò convinta che sia arrivato il momento di smettere di allattare, ma per ora mi tengo stretto questo privilegio, perché per me allattare mio figlio è proprio questo: un preziosissimo privilegio.
mammamiacheblog.blogspot.it

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :