Il Comune di Sassari riorganizza la sua rete museale che verra’ identificata sotto nuovo nome, Thamus, e un logo unico per tutte le strutture espositive. Il progetto e’ stato presentato stamane a Sassari dal sindaco Gianfranco Ganau e dall’assessore alle Culture Dolores Lai.
Il nome Thamus prende spunto dall’antico toponimo di Sassari, Thatari. Musei e monumenti della citta’ saranno divisi in due aree: “Sassari museale”, che comprende Palazzo Civico, le sale espositive di Palazzo Ducale e il Palazzo della Frumentaria, e ‘Sassari culturale’ che si riferira’ invece alle rovine del Castello, appena riaperte al pubblico, a Palazzo dell’Insinuazione, Palazzo d’Usini, Fontana di Rosello, Domus de janas di Montale’ e all’altare prenuragico di Monte d’Accoddi. Sui siti culturali sara’ installata una nuova segnaletica con i dettagli della struttura e indicazioni storico-archeologiche. La rete Thamus e’ identificata anche da un logo, formato da una serie di cerchi concentrici costituiti da quadrati, che ricordano il soffitto del foyer del Palazzo di citta’, antica sede della municipalita’ e oggi sede del museo civico. I visitatori potranno visitare le strutture in rete attraverso un sistema integrato di bigliettazione, per una delle due aree o per entrambe. E’ previsto l’ingresso gratuito per i bambini sotto i sei anni, gli over 65, le guide turistiche, i portatori di handicap e i loro accompagnatori e gli insegnanti in visita con le scolaresche. (AGI)
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