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a cura di Luca Di Tizio e Piera Mastantuono
Ridere fa bene, ed in tempi di crisi fa anche meglio! Per questo numero, abbiamo cercato di analizzare e proporre due stili di comicità differenti: quello italiano e quello anglosassone. La differenza? Se in Italia si predilige la maschera, il travestimento, il personaggio, nella comicità anglosassone ilmodus prediletto è lo stand up comedy: si sale sul palco con un microfono e nient’altro.
Tormentoni e Tormentati
Iniziamo dall’Italia. Basta una breve rassegna sui video più cliccati di YouTube per avere una visuale abbastanza completa.
Da queste parti. vediamo una satira più nazional popolare – sanremese tanto per mantenersi al passo con gli ultimi eventi mondani – una comicità che unisce il nipotino alla nonna, e che non presuppone conoscenze pregresse.
Un tipo di umorismo che parla degli eventi quotidiani, magari degli stereotipi e che trova il suo momento massimo nel tormentone, la cosiddetta catchphrase: “Chi è Tatiana?” di Gabriele Cirilli dice niente?
Insomma il tormentone tormenta, nel senso che ti perseguita. Anche se non ti ha mai fatto ridere.
Satira Politica
Si colloca agli antipodi un altro tipo di comicità, sicuramente più ricercata, che si riferisce perlopiù alla nicchia di persone che conoscono fatti di attualità, politica e storia.
In questo caso ci orientiamo verso un umorismo, che fa il paio con la satira politica, talvolta di denuncia, giocando spesso sul contrasto tra l’improbabilità di quelle figure e la serietà del ruolo istituzionale. Ancora prevale la maschera: molteplici ed indimenticabili i personaggi interpretati dai fratelli Guzzanti (tutti e tre), i quali però raramente svestono i panni del loro bersaglio per parlare direttamente a volto scoperto ( o meglio, difficilmente viene eseguito in tv).
A metà strada si colloca Maurizio Crozza che, con il suo “Italialand: nuove attrazioni” mescola l’imitazione di personaggi attuali a diretti confronti con il pubblico su tematiche di bruciante attualità. Fa riflettere, induce al pensiero, ma, anche qui, il presupposto fondamentale è la conoscenza minima dell’attualità. E per chiudere una rassegna soprattutto in blu della comicità italiana una donna, anch’essa a metà tra il serio e il faceto: Luciana Littizzetto, la quale alterna brevi commenti ironici di situazioni serie, nazionali ed internazionali, a notizie “balenghe”, con uno stile in grado di parlare ad un pubblico vastissimo.
Basta un microfono
Ma se spesso accade che la satira italiana cerca l’appiglio nella quotidianità e nelle ultime notizie, di approccio differente è quella anglosassone.
Con l’avvento del web, i confini son diventati sempre più sottili ed anche la diffusione della comicità ne ha giovato.
ComedySubs.it – è la base web di una comunità di appassionati alla satira in lingua originale. Merito del team che gestisce il sito è quello di aver sottotitolato un enorme quantitativo di materiale di comici – per lo più inglesi ed americani.
Temi universali: sesso, religione, potere e morte
Ci si inoltra in un gigantesco universo che verte attorno a temi universali, una satira radicalmente diversa da quella che siamo abituati a vedere: si parla di sesso, religione, morte, potere, genere umano nella sua complessità. Nessuna maschera, nessun medium: solo il microfono e via
Detto questo, impossibile non citare le buonanime di George Carlin e Bill Hicks, autori di spettacoli, brani ed album che sicuramente hanno lasciato il segno. Spesso in bilico tra la fede nella bontà dell’uomo e la constatazione della sua bieca idiozia, i due mostri sacri d’America hanno sempre pugnalato con le loro battute fondamentalismo religioso, il senso comune e le varie declinazioni del potere.
Ed i volti “nuovi” della comicità anglosassone? Vanno citati sicuramente autori corrosivi- che sguazzano dalle tematiche religiose fino a quelle sociali, senza dimenticare mai sessualità -come Doug Stanhope, Stewart Lee , Dylan Moran, Jimmy Carr, Jamie Kilstein senza dimenticare poi la poetica di Steven Wright e Emo Philips. Ma per capire a fondo le modalità e le sfide future della comicità e della satira, abbiamo chiesto a due esperti in materia: Francesca Fornario – giornalista satirica, in onda su Radio Due con “Un giorno da pecora” - e Saverio Raimondo. – stand up comedian, blogger de Il Fatto Quotidiano e creatore del Cocktail Comedy Club. Qualche proposta per la satira e la comicità? Liberarsi del tormentone, guadagnare spazio in televisione ed arrendersi al fatto che il pubblico è saturo di battute su Carfagna, Bocchino, Scilipoti e Berlusconi.
Se vi piace la satira:
Avant la guerre
Mamma
ComedySubs
http://www.comedysubs.org
Il Male
Rassegna Stagna
http://www.rassegnastagna.com
Bile
http://www.scaricabile.it
Sagoma Comedy
Doug Stanhope
Jamie Kilstein
SatiraScadente
@Satirascadente
The Onion
Stewart Lee
Funnyordie