Il tema del film è la separazione, sia nell'amicizia che nell'amore, e la difficoltà ad accettarla.
Davide (Pierfrancesco Favino) è uno scrittore di favole, nella sua casa ospita gli incontri di un folto gruppo di amici: il bancario Antonio (Stefano Accorsi), sposato con la psicologa antifumo Angelica (Margherita Buy) ed amante della fioraia Laura (Isabella Ferrari); Neval (Serra Yilmaz), interprete turca sposata con il poliziotto Roberto (Filippo Timi), succube di lei e poco integrato nel gruppo; Sergio (Ennio Fantastichini), ex compagno di Davide, con il quale ha mantenuto un rapporto di amicizia, anche se adesso Davide vive con Lorenzo (Luca Argentero); Roberta (Ambra Angiolini), amica e collega di Lorenzo, patita di astrologia con problemi di droga. Durante una cena a casa di Davide, Lorenzo ha un malore ed entra in coma. Sulla panca dell'ospedale questa specie di "famiglia allargata" si ritroverà a fare i conti con la perdita e con le difficoltà ad accettarla, smettendola di nascondersi dietro le proprie paure e debolezze.
Saturno è il pianeta che, secondo gli astrologi, quando è "contro" porta rotture, cambiamenti, nuovi incontri, dai quali si può uscire provati, cambiati e persino migliorati.
- Il regista dedica il film a Hrant Dink, scrittore turco di origini armene e paladino della lotta per i diritti civili in Turchia. Dink è stato ucciso ad Istanbul nel gennaio del 2007.
- Alla fine del film appare una dedica a Flavio Merkel, caro amico di Ozpetek e dello sceneggiatore Gianni Romoli, con cui aveva più volte collaborato, morto improvvisamente nel 2004. Il tema del film è strettamente legato all'elaborazione di quel lutto.
- Inizialmente il film doveva intitolarsi Mentre Lorenzo dorme, secondo la malinconica speranza del regista che non si muoia mai ma ci si addormenti soltanto. Diventa Saturno Contro per una battuta astrologica di Roberta (Ambra Angiolini).
- Parte del film è girato nell'appartamento del regista e in una villa a San Felice Circeo.
- Nel film compare il dipinto "Ultima Cena" del pittore Giovanni Gasparro: per la prima volta il tema sacro del cenacolo viene trattato escludendo le figure di Cristo e degli apostoli e raffigurando un tavolo deserto, colto dopo l'allontanamento dei commensali, sul quale, tra i piatti, un rivolo di vino-sangue fluisce da un bicchiere riverso, come metafora dell'imminente sacrificio.
- Come in tutte le opere di Ozpetek e Romoli ci sono citazioni cinematografiche di varia origine, in questo caso il film sull'AIDS, Che mi dici di Willy? (cfr. la scena dell'obitorio), Viale del tramonto (1950) di Billy Wilder e Rebecca, la prima moglie di Alfred Hitchcock. Impossibile non vedere analogie anche con il film di François Ozon Il tempo che resta (2006).
- Il film segna il debutto nel cinema di Ambra Angiolini, senza contare Favola del 1995, e per Luca Argentero è una prova importante nel cinema che conta, dopo l'esperienza nel film A casa nostra di Francesca Comencini.
- Consigliato, film bellissimo!!
- 4 Nastri d'argento 2007: miglior sceneggiatura, miglior attrice protagonista (Margherita Buy), miglior attrice non protagonista (Ambra Angiolini) e miglior canzone originale (Passione di Neffa)
- 1 David di Donatello 2007: migliore attrice non protagonista (Ambra Angiolini)
- 4 Ciak d'oro: miglior regista, miglior attrice protagonista (Margherita Buy), rivelazione dell'anno (Ambra Angiolini), miglior colonna sonora
- Premio Diamanti al Cinema 2007: miglior attore non protagonista (Luca Argentero)