Le politiche internazionali di apertura verso Teheran, spinte molto dagli Stati Uniti, stanno andando male: i negoziati procedono a rilento, e sembra che ci siano anche problemi interni al Paese, tra il governo iraniano e la sfera clericale del potere - nonostante l'appoggio pubblico di Khamenei ai colloqui.
Obama starebbe addirittura pensando a tornare al rafforzamento delle sanzioni, dopo la lotta fatta contro il Congresso che già si voleva esprimere in tal senso. Adesso, come se non bastasse pagare lo scotto del mezzo fallimento della politica Mediorientale del presidente - all'Iran, infatti, si somma la Siria -, si aggiunge l'ulteriore problema dell'alleato storico che vorrebbe dotarsi dell'armamento atomico infrangendo i protocolli internazionali e per altro passando per i cinesi.
Well done, Prez!