Timido, fugge gli sguardi per mantenere la concentrazione e non farsi fregare dall’emozione. E’ impacciato sulla sua sedia, quasi non riesce a star fermo. Cerca una posizione che lo metta a suo agio, perché in fondo lui, non si sente nato per la televisione, lui è uno scrittore, lui è Roberto Saviano.
Fabio Fazio intervista Roberto Saviano a Che Tempo che Fa.
Roberto Saviano si merita uno per uno, tutti gli applausi e la standing-ovation al termine dell’intervista di domenica 6 marzo 2011, durante la trasmissione condotta da Fabio Fazio “Che Tempo Che Fa” su RaiTre.
Il presentatore e lo scrittore-presentatore Saviano, ricordano con un sorriso i vecchi tempi della “festa di narrazione” – come Saviano stesso definisce “Vieni Via Con Me” – la trasmissione che ha registrato fino a10.000.000 di spettatori. Aprono il nuovo libro di Roberto Saviano a p.29 e leggono l’elenco delle “10 cose per cui vale la pena vivere”.
Tra una domanda e l’altra, le parole di Saviano spaccano il silenzio: un silenzio fatto di retorica, falsità, corruzione.
I suoi discorsi ancora una volta, si caricano di significati ed esortazioni. Viene mostrato un clip preso da uno deimonologhi di Saviano fatti a “Vieni Via Con Me”. Con la forza e l’umiltà che lo caratterizzano, fa un appello al senso di responsabilità della gente, perché non si lasci conquistare ed opprimere dai potenti:
“Non si può combattere il male con il male. Nel momento in cui ognuno di noi non fa il male, sta facendo arretrare loro e sta forse sognando una Italia diversa”.
Subito dopo, Saviano polemizza contro la “tv fango”, quella che cerca di spostare l’attenzione sulla vita privata dell’individuo, mettendo in evidenza aspetti che possono colpire la morale comune. Saviano ci invita quindi a non lasciarsi coinvolgere dalle “narco-notizie” lanciate da una “tv manipolatrice” con lo scopo di “delegittimare” l’individuo. Bensì, bisogna tenere in considerazione il ruolo di quell’individuo nella comunità e le sue azioni relative alla carica che ricopre.
Che ci si trovi in accordo o meno con questi discorsi, ciò che c’è da apprezzare innanzitutto sono il coraggio e la sicurezza con le quali Roberto parla delle cose in cui crede. Si spera in una presa di coscienza da parte di chi lo ascolta.
Condivido con voi il video dell’ intervista a Roberto Saviano, in cui si parla anche della “strategia della banalizzazione” – ringrazio l’utente YouTube “Nostressilvio3” per averlo caricato.
L’elenco delle 10 cose per cui vale la pena vivere
Queste parole riflettono la sua filosofia di vita, la sua visione del mondo, quelle che vorrebbe condividere con tutti. Anche quell’elenco delle “10 cose per cui vale la pena vivere”, porta dentro di sè queste cose. La “mozzarella di Bufala versana”, quella che ti lascia in bocca “il fiato della bufala”, non è solo una piatto prelibato, ma rappresenta un segno di identità, il senso d’appartenenza al posto da cui veniamo, le cose che fanno parte della nostra infanzia e del nostro modo d’essere oggi. E’ indispensabile non dimenticarcene, per capire chi siamo veramente e costruire il nostro futuro.
Nel prossimo video: “Elenco delle dieci cose per cui vale la pena vivere”:
Il resto dell’elenco potrete leggerlo voi stessi acquistando il nuovo libro edito da Feltrinelli “Vieni via con me” che contiene una raccolta dei monologhi di Saviano in occasione dell’omonima trasmissione.
Infine, Fazio e Saviano ci lasciano anche l’elenco degli elenchi preannunciando la prossima stagione della trasmissione “Vieni Via Con Me” che ha riscontrato un notevole successo. Ce lo dicono anche i dati dello share. “Vieni Via Con Me” è la trasmissione più seguita su Rai Tre negli ultimi 10 anni – dati da Wikipedia.
In quest’ultimo elenco spicca quello dei “motivi per cui non bisognava baciare le mani a Gheddafi”, e quello per cui “la scuola dovrebbe rimanere pubblica”.
Nell’edizione passata ho molto apprezzato l’intervento del Vice Presidente al Senato Emma Bonino ed il suo elenco sul tema della femminilità.. ma ne parleremo domani che è l’8 Marzo, Festa delle Donne.
Qual è il vostro elenco preferito?
photo credits: www.robertosaviano.it