Savoia: unico imperativo, battere l’Aversa

Creato il 29 gennaio 2015 da Vesuviolive

Nella foto, il tecnico classe 73′ dell‘Aversa Normanna, Salvatore Marra. Trattasi per lui di un amarcord visto che da calciatore ha vestito la casacca biancoscudata nella stagione 2004/05, durante la gestione Matachione. Non sarà però l’unico ex: ritorneranno al “Giraud” anche due dei protagonisti della trionfale stagione scorsa ovvero i terzini Petricciuolo e Viglietti.

La convincente prestazione nel derby contro la capolista Benevento, dal quale i bianchi sono usciti sconfitti solo grazie ad un calcio di rigore inesistente concesso troppo generosamente dal fischietto calabrese Amoroso di Paola, ha fatto acquisire a capitan Scarpa e company maggior fiducia nei propri mezzi e gli ha conferito quella giusta carica per preparare al meglio l’importantissimo match salvezza di domani sera contro l’Aversa Normanna. I ragazzi del tecnico Papagni, si sono allenati alacremente durante l’arco dell’intera settimana con un solo grillo per la testa: tramutare la rabbia agonistica ancora da smaltire dopo il triplice fischio finale di sabato scorso e battere l’Aversa per proseguire la propria marcia verso la salvezza. Conquistare i tre punti vorrebbe dire non solo mettere un altro piccolo mattoncino sull’obiettivo di inizio stagione ma anche tenersi a debita distanza dalla zona rossa. Fino a poco tempo fa, provare ad uscire dalle sabbie mobili della classifica non sembrava impresa facile ed invece il cambio in panchina, e la rivoluzione tecnica portata avanti dal consulente di mercato Carruezzo, con l’arrivo di ben sette volti nuovi, ha completamente ribaltato la situazione perché se il buon giorno si vede dal mattino, sin dalla prima gara del girone di ritorno contro il Melfi, il nuovo Savoia è apparso subito essere tutta un’altra squadra rispetto a quella ammirata nella prima fase della stagione. Mancano pochi giorni alla chiusura del calcio-mercato e l’impressione è che con l’arrivo di una punta e forse anche di un cursore di fascia destra (anche se molti avranno dimenticato che ancora fermi ai box ci sono i difensori Rinaldi e Laezza, dimostratisi tra i più positivi della gestione Maglione) i biancoscudati potranno lottare con il coltello tra i denti fino all’ultimo respiro. La partita di domani, non sarà però facile come all’apparenza potrebbe sembrare, dando uno sguardo superficiale alla classifica. L’Aversa Normanna del presidente Spezzaferri è infatti al pari del Savoia, una squadra completamente rinnovata rispetto alla gara di andata (ben 10/11 di quella formazione non sarà in campo domani, ad eccezione probabilmente del solo centrocampista Capua!) in cui gli oplontini colsero i primi tre punti stagionali. Oltre ad nuova guida tecnica (Novelli è stato sostituito con Salvatore Marra, un ex calciatore del Savoia ai tempi della gestione del presidente Matachione), sono giunti sinora nella città casertana, ben dieci nuovi acquisti: I portieri Lagomarsini dal Messina e Despucches dalla Puteolana i quali hanno sostituito Forte, ceduto alla Vigor Lamezia, i terzini Petricciuolo e Viglietti (due superstiti della trionfale stagione oplontina dell’anno scorso), i difensori centrali Cossentino (Reggiana) e Amelio (Melfi), i centrocampisti Mangiacasale dai maltesi dello Sliema Wanderers, Sassano (Trapani) e Giannattasio (Tuttocuoio) ed infine, la bomba Mosciaro, attaccante di esperienza che al Cosenza stava trovando poco spazio. Una piccola scossa ci è stata ma in realtà non molto elettrica, visto che negli ultimi tre turni sono arrivi due pareggi (con Vigor Lamezia e Casertana) e una sconfitta casalinga, anche se di misura, contro la Casertana. Se da un lato i problemi difensivi sono stati in parte risolti (la difesa sembra aver acquisito maggiore solidità), permane attualmente quella sterilità offensiva che sinora ha fruttato solo 17 reti, di cui oltre la metà (ben sette di cui tra l’ altro quattro dal dischetto), realizzate dal bomber della rosa De Vena e che sta spingendo il presidente Spezzaferri ha fare un ulteriore sacrificio in sede di calcio-mercato (il nome che ricorre con più insistenza è quello dello stabiese Ripa). Bisognerà dunque stare molto attenti alla rinnovatissima compagine granata che scenderà sul rettangolo verde del “Giraud” per provare a fare il colpo grosso. Se però i biancoscudati mostreranno quella grinta, concentrazione e voglia di lottare messe in mostra negli ultimi match, niente gli sarà precluso. Un’ ultima riflessione, prima di terminare l’articolo, è però d’obbligo e concerne il trattamento riservato ad un giornalista della nostra testata durante il match di andata nel quale gli fu negato di poter assistere alla partita senza alcuna motivazione. Speriamo che il responsabile dell’ufficio stampa dell’Aversa Normanna, possa accedere alla tribuna stampa del “Giraud” per rendersi conto dal vivo di cosa significhi lavorare in una categoria professionistica. Perché non bisogna dimenticarsi che ci si trova in una Lega-Pro e non più in una categoria dilettantistica…


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