1928
Germania
Regia: Hans Richter
Scritto: Werner Graeff, Hans Richter
Una mattinata di calci alle convenzioni borghesi, una percossa alla routine, tutto in mano ad un surrealismo vicino ad un Méliès quanto agli esordi di un Buñuel.
L'aiuto più grande arriva dalla stop motion, vera regina del cortometraggio, il taglio che riesce a dare fa le veci di uno spalstick "corrotto".
Gli oggetti, ormai empiti di trasmessa consuetudine, si permettono uno sfacciato e ribelle diversivo, gli umani si adeguano.
Per poco tempo, al mezzodì tutto torna al suo posto, prammatica compresa.
Danneggiato dal nazionalsocialismo, rientra nell'insieme di quella che era definita "arte degenerata".
Si può trovare anche con il titolo italiano Fantasmi del mattino.