Una nuova accelerazione per estrarre dalle sabbie mobili della burocrazia opere ed interventi bloccati da anni nel territorio italiano. Il messaggio di speranza “operativa” è stato emesso nella giornata di ieri dal presidente del Consiglio Matteo Renzi: entro la fine del mese di luglio verrà infatti lanciato il decreto “Sblocca Italia”, un provvedimento idoneo a far esplodere energie positive per liberare il paese dai mille vincoli che lo immobilizzano.
Il premier ha utilizzato il (consueto ormai) mezzo della lettera agli amministratori locali per lanciare l’ennesima variazione dell’ideale hashtag programmatico #litaliariparte. “I segnali di fiducia che arrivano dalla determinazione dei cittadini, da vari settori dell’economia e dai mercati internazionali, tuttavia, non bastano” ha spiegato Renzi rilanciando con il suo solito stile pragmatico: “Nel giorno della Festa della Repubblica scrivo ai sindaci da Palazzo Chigi per chiedere uno sforzo comune. Individuate una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare. Segnalatecelo entro il 15 giugno all’indirizzo [email protected]“.
“Anche per questi interventi – aggiunge Renzi – cercheremo di essere il più tempestivi possibili. Dimostrando una volta di più che il rapporto tra Amministrazione Centrale e Autorità territoriali può davvero entrare in una fase nuova“.
L’idea è quella di dare ai Comuni 15 giorni per comunicare gli eventuali interventi bloccati e gli investimenti congelati con riferimento a interventi pronti a partire: tutte le operazioni saranno coordinate mediante una cabina di regia collocata a Palazzo Chigi, mediante un responsabile “ad hoc”.
Il decreto “Sblocca Italia” sarà probabilmente emanato nel mese di luglio: l’obiettivo si sostanzia anche nella volontà di dare nuova energia ed una rinnovata spinta a tutti quei provvedimenti (Piano Città, lotta al dissesto idrogeologico, ecc.) che hanno subito forti rallentamenti negli ultimi tempi. Il provvedimento inoltre andrà ad aggiungersi ai programmi che hanno avuto come filo conduttore le piccole opere.
Sblocco di cantieri fermi da anni per la burocrazia soffocante, scongelamento di opere e lavori fermi da tempo: l’Italia prova a ripartire un’altra volta in quella che si preannuncia come l’estate più calda e movimentata (si spera in senso positivo) degli ultimi anni.