Una proposta di lettura per bacchettare un po’ (forse?) chi sa poco o “nulla” certamente di “Missione” ma anche per sgomberare il campo da quei pregiudizi che nascono spesso per mancanza di onestà intellettuale.
Mi riferisco al terzo volume, in questi giorni in libreria, del noto giornalista, esperto vaticanista nonché scrittore e conferenziere, Luigi Accattoli.
Un libro, uscito per conto delle Edb di Bologna (Edizioni Dehoniane Bologna) e che ha per titolo “Cerco fatti di Vangelo”.
Luigi Accattoli, già corrispondente di Repubblica e del Corriere della sera, per chi volesse conoscerlo ancora meglio,cioè più approfonditamente, ha anche un suo blog sul web facilmente raggiungibile tramite il motore di ricerca Google (io ho fatto in questo modo) e altrettanto agevolmente consultabile.
L’obiettivo di questi ultimi e dei precedenti scritti di Accattoli (altri due volumi), proprio come conferma felicemente la scelta del titolo, che si ripete, è quello di andare sulle “piste” giuste,come fa un cane da tartufo, a cercare testimonianze di Vangelo incarnate.
E il viaggio da compiersi non è poi detto che sia sempre necessariamente lontano da casa nostra.
Anche se certamente maggiore fascino possono esercitare sul lettore racconti da terre lontane e “difficili”.
Nell’ultima fatica del giornalista-scrittore si racconta, ad esempio, di un missionario comboniano, Raffaele di Bari, ucciso nel Nord Uganda, nell’ottobre del 2000, mentre era impegnato nelle trattative per il riscatto dei bambini soldato.
Uno dei tanti crudeli episodi di vite stroncate “ex abrupto” mentre ci si prova, alla luce degli insegnamenti di Cristo Gesù, a spendersi per fare un po’ più di giustizia in questo mondo che, a dirla con un eufemismo, risulta essere decisamente assai complicato.
E farlo poi soltanto con i modesti mezzi che l’essere umano ha a sua disposizione.
Cioè la propria persona, la propria esistenza, che si mette in gioco per intero e senza riserve all’atto della scelta, contemplando anche il martirio.
Rispetto agli altri due precedenti volumi, usciti a suo tempo e sempre con lo stesso titolo, il pregio di quest’ultimo è che alcune testimonianze riportate non appartengono necessariamente a comunità cristiane.
Del resto l’appartenenza ad una confessione religiosa piuttosto che un’altra oppure l’essere dei laici agnostici convinti non impedisce d’essere, comunque, e anche senza cosciente consapevolezza dell’interessato, “in ricerca”.
E quella “ricerca” altri poi non è che il tentativo di provare “a bucare le nubi” proprio per cercare e trovare ciò che è importante per tutti noi fin dall’inizio.
Dio nell’uomo. In ogni uomo. Il cielo in terra.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)