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Scaldate le dita!

Creato il 30 novembre 2011 da Camphora @StarbooksIt

Torna uno dei vostri appuntamenti preferiti, l’X-factor degli scribacchini, la palestra del punto e virgola.

Ora, la Capa mi ha detto di darvi più corda e io obbedisco. Prima di lasciarvi al pezzo da editare, appena qui sotto, vorrei farvi una piccola raccomandazione: nei commenti non tutta la Divina Commedia, ok?

C’è l’eco ed è come tornare indietro negli anni, ricordando la stessa eco, nelle stesse stanze che aspettavano solo di essere vissute. E non vorrebbe, eppure ricorda il giorno in cui hanno consegnato la cucina e la montavano, mentre lei, nervosamente, fumava sul balcone. Nemmeno fuma più, ora. E poi il divano, l’armadio, il letto. Ricorda ogni momento di quei primi anni, mentre l’appartamento diventava casa. Ed ora invece sembra che la festa sia finita, gli invitati se ne siano andati e non rimane altro che una vecchia tenda sbattuta per terra.

Così si guarda intorno ancora una volta. Non c’è più niente di loro proprietà, lì, nulla. Tutto è stato imballato, inscatolato, trasportato, traslocato. I vestiti, le scarpe, i soprammobili, i libri, i quadri, i DVD, gli elettrodomestici, i mobili. Tutto quello che si può adattare alla prossima vita è già altrove. Il resto è stato buttato o regalato. Ed è mentre ripercorre nella mente l’elenco delle sue proprietà trasferite che si domanda all’improvviso se non ha sbagliato tutto. Se forse c’era un’altra soluzione, o un’altra via. Non per forza una risposta, una certezza, un rimedio. Ma un’altra strada, rispetto a quella che ha scelto lui.

 

Giulia Meli, ex scrittrice, rimane ferita nell’incendio del Blabla Hotel e, a causa di una contusione alla testa, soffre di una grave forma di amnesia. Ora è barista a tempo pieno allo Starbooks-coffee.

 


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