Scalfari a Bari, ‘Scuote l’anima mia Eros’

Creato il 21 settembre 2011 da Lalternativa

“Vivetela bene la vostra piccola vita perché è la sola e quindi immensa ricchezza di cui disponete. Non dilapidatela, non difendetela con avarizia, non gettatela via oltre l’ostacolo. Vivetela con intensa passione, con speranza e allegria”.

La citazione è tratta da ‘Scuote l’anima mia Eros’, l’utima fatica del fondatore del quotidianl La Repubblica, il giornalista Eugenio Scalfari. Un libro che lui stesso ha definito ”una ricerca sugli istinti che in ognuno di noi si annidano sul fondo di quel vulcano la cui bocca e’ pesidiata da Eros”. E per parlare del suo libro Scalfari ha scelto il teatro Petruzzelli di Bari. ”Una citta’ – ha sottolineato – con cui mi pare ci sia una evidente affinita’: ero molto preoccupato perche’ e’ difficile riempire un teatro cosi’ grande, ma la vostra numerosa presenza mi fa sentire come in famiglia”. E sara’ forse l’istinto a muovere centinaia di persone ogni qualvolta il ‘maestro’ del giornalismo presenta un suo lavoro nel capoluogo pugliese ma anche l’anno scorso, quando a Bari Scalfari presento’ ‘Per l’alto mare aperto’, al teatro Piccinni si registro’ il tutto esaurito.

Un sentimento (definito da Scalfari un ”istinto filtrato dalla razionalita”’) che si rintraccia in uno dei tre tipi  in cui l’autore suddivide l’amore nel libro: amore per noi stessi, per un altro (il nostro partner), per molti altri. ”Quello di base – spiega – e’ l’amore per se’: un sentimento che ci permette di sopravvivere e che si realizza dentro una soglia fisiologica di egoismo. Poi – aggiunge – c’e’ l’amore per gli altri, quello che tutela la specie umana e che, ad esempio, ci fa lanciare d’istinto in un fiume per salvare un bambino che annega”. Sul ”confronto tra questi due sottoistinti – precisa Scalfari – si muove tutto il racconto della nostra vita”. Una vita caratterizzata e animata dal desiderio: ”la nostra e’ una specie desiderante – ricorda Scalfari – l’uomo ha ‘desiderio per il desiderio’ che non si esaurisce mai e che permette all’uomo di evolversi, di non essere mai ripetitivo e di trascendersi”. Un desiderio che puo’ certo essere ”di potere o di sesso”, ma che non hanno ”nulla a che fare con bunga bunga”. Perche’ su una cosa non ha dubbi Scalfari e lo dimostra quando gli si chiede, provocatoriamente, se sia l’Eros a scuotere l’anima del premier’: ”Niente affatto – risponde  – quello e’ tutto un altro discorso”.

E sullo stato d’animo del premier azzarda una ipotesi: ”Dipende dai caratteri – dice – il potere di solito rattrista ma a volte rende felici. In questo caso la tendenza, per quel tanto che conosco la persona, e’ all’euforia. Ma i fatti e le circostanze che lo circondano, e che in parte ha provocato lui stesso, dovrebbero indurre alla tristezza. Io non sto nella sua testa e quindi non posso saperlo. Direi che, oggettivamente, dovrebbe essere piuttosto triste”.

Parlando poi dell’attuale situazione economica e politica che sta vivendo il Paese, Scalfari spiega: ”E’ molto preoccupante quello che sta accadendo non solo in Italia” ma anche ”in Europa e in tutto l’Occidente”. E ”la tristezza a me viene – ha precisato – quando penso che, fino a qualche tempo fa, una larga parte, probabilmente la maggioranza di questo Paese, ha sostenuto, votato e rivotato questo assetto del potere politico italiano”. ”Questo da’ tristezza – ha concluso – perche’ in qualunque paese normale un assetto di questo genere sarebbe stato possibile, forse, per qualche mese e non oltre”.


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